SPRECHE-RAI! – COME MAI I COLLEGAMENTI DEL TG1 DA KIEV LI FA IL GIORNALISTA VALERIO NICOLOSI DI MICROMEGA? LA MAGGIONI HA SPEDITO IN UCRAINA SETTE INVIATI (SENZA CONTARE I QUATTRO DEL TG2 E QUELLO DEL TG3), MA NESSUNO DI LORO SI TROVA NELLA CAPITALE PERCHÉ NON SI SONO ORGANIZZATI IN TEMPO – L’ENNESIMA DIMOSTRAZIONE DI INEFFICIENZA CHE, ALLA FINE, PESA SOLO SULLE TASCHE DEGLI ITALIANI…

- -

 

-

Condividi questo articolo


Marco Zonetti per www.vigilanzatv.it

 

valerio nicolosi in collegamento da kiev per la rai 4 valerio nicolosi in collegamento da kiev per la rai 4

Chi si sintonizzasse sulla Rai per seguire il dipanarsi del conflitto russo-ucraino, si sarà accorto che i collegamenti da Kiev nel notiziario del Tg1 sono gestiti dal giornalista Valerio Nicolosi di Micromega, di fatto una risorsa esterna al Servizio Pubblico.

 

valerio nicolosi in collegamento da kiev per la rai 5 valerio nicolosi in collegamento da kiev per la rai 5

Questo malgrado per la crisi tra Russia e Ucraina il notiziario della Prima Rete Rai abbia dispiegato ben sette inviati - come ha fatto notare il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi - senza contare i quattro del Tg2 e quello del Tg3. Per un totale di dodici, ovviamente tutti a spese nostre. Inutile dispiego di mezzi che si sarebbe risparmiato se fosse stato implementato il piano Newsroom, la cui necessità si fa sempre più impellente nel momento in cui tramite le nuove tecnologie l'informazione cambia alla velocità della luce.

valerio nicolosi in collegamento da kiev per la rai 1 valerio nicolosi in collegamento da kiev per la rai 1

 

Tornando alla stretta attualità, il problema è che i suddetti inviati non si trovano a Kiev e quindi le uniche informazioni riguardanti il luogo attualmente cruciale nel conflitto vengono desunte dai resoconti di Valerio Nicolosi. A questo punto, ci sfugge il senso di aver mobilitato così tante persone, viste anche le continue gaffe che hanno costellato la copertura informativa Rai del conflitto, come più volte segnalato anche da Dagospia.

 

valerio nicolosi in collegamento da kiev per la rai 6 valerio nicolosi in collegamento da kiev per la rai 6

Per giunta, come mai il buon Nicolosi si trova a Kiev, quando invece gli altri inviati Rai non ci sono? Semplice, perché il giornalista di Micromega ha avuto la lungimiranza di organizzarsi preventivamente, cosa che invece a quanto pare con oltre 1700 giornalisti su cui può contare la tv pubblica, quest'ultima non è riuscita a fare. Tanto, ribadiamo, paghiamo noi. 

valerio nicolosi in collegamento da kiev per la rai 3 valerio nicolosi in collegamento da kiev per la rai 3 valerio nicolosi in collegamento da kiev per la rai 2 valerio nicolosi in collegamento da kiev per la rai 2

 

monica maggioni monica maggioni monica maggioni maratona quirinale monica maggioni maratona quirinale valerio nicolosi in collegamento da kiev per la rai 7 valerio nicolosi in collegamento da kiev per la rai 7

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

SULLA RAI ELLY NON SI È FATTA INFINOCCHIARE – IL MOTIVO CHE HA SPINTO SCHLEIN ALL’AVENTINO, OLTRE ALLA MANCATA RIFORMA DELLA GOVERNANCE DI VIALE MAZZINI, RIGUARDA LO STATO DELL’ARTE DEL PD – IL DUPLEX BOCCIA-FRANCESCHINI PUNTAVA A PIAZZARE UN PRESIDENTE DI GARANZIA CHIAMATO GIOVANNI MINOLI. UN NOME SU CUI ERA STATO TROVATO UN ACCORDO CON GIORGIA MELONI, GRAZIE AI CONTATTI DEL MARITO DI NUNZIA DE GIROLAMO CON GIAMPAOLO ROSSI – MA LA SEGRETARIA MULTIGENDER SI È RIFIUTATA DI PRENDERSI IN CARICO UN “INAFFIDABILE” COME IL MULTI-TASKING MINOLI – IL PROBLEMA DI ELLY È CHE NON HA NESSUN UOMO DI FIDUCIA IN RAI. PIUTTOSTO CHE INFILARSI IN QUEL LABIRINTO PIENO DI TRAPPOLE, HA PREFERITO CHIAMARSI FUORI – LA MOSSA DI NARDELLA: HA LANCIATO LA SUA CORRENTE PER STOPPARE FRANCESCHINI, CHE PUNTA A PASSARE IL TESTIMONE ALLA MOGLIE, MICHELA DI BIASE...

DAGOREPORT - RICICCIANO LE VOCI SU UNA FUSIONE TRA RENAULT E STELLANTIS. MA QUESTA POTREBBE ESSERE LA VOLTA BUONA – E' MACRON CHE SOGNA L'OPERAZIONE PER CREARE UN COLOSSO EUROPEO DELL'AUTOMOTIVE (LO STATO FRANCESE È AZIONISTA DI ENTRAMBI I GRUPPI) E, CON IL GOVERNO DI DESTRA GUIDATO DA BARNIER, A PARIGI NESSUNO OSERA' OPPORSI - E JOHN ELKANN? NON GLI PARE IL VERO: SI LIBEREREBBE DI UNA "ZAVORRA" E POTREBBE VELEGGIARE VERSO NEW YORK O LONDRA, PER FARE QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE (E IN CUI È BRAVISSIMO): INVESTIMENTI E ACQUISIZIONI TRA LUSSO E TECH. TOLTASI DAI COJONI L'EX FIAT, NON AVREBBE PIÙ RAGIONE DI TENERSI “REPUBBLICA” E “STAMPA" E LE FAIDE CON IL COMITATO DI REDAZIONE

È ARRIVATA L’ORA DI PIER SILVIO? SEGNATEVI QUESTA DATA SUL CALENDARIO: APRILE 2025. POTREBBE ESSERE IL MOMENTO DELLA DISCESA IN CAMPO DI BERLUSCONI JR – “PIER DUDI” POTREBBE APPROFITTARE DI UNA SCONFITTA DEL CENTRODESTRA AL REFERENDUM SULL’AUTONOMIA PER RIPERCORRERE LE ORME DEL PADRE: METTERE IN PIEDI UNA NUOVA FORZA ITALIA, APERTA A DIRITTI E MINORANZE, EUROPEISTA E ATLANTISTA. A QUEL PUNTO, LE ELEZIONI ANTICIPATE SAREBBERO INEVITABILI – ORMAI È CHIARO CHE IL GOVERNO MELONI NON CADRÀ MAI PER MANO DELL’OPPOSIZIONE, SPOMPA E INETTA, MA SOLO ATTRAVERSO UN’IMPLOSIONE DELL’ALLEANZA DI DESTRA-CENTRO - LA DIFFIDENZA DI MARINA, TERRORIZZATA DALL'IPOTESI CHE IL FRATELLO FINISCA FAGOCITATO DA BATTAGLIE MEDIATICHE E GIUDIZIARIE, COME IL PADRE...