TROPPI MOSTRI SOTTO LO STESSO TETTO – CON “MONSTERS” RYAN MURPHY ESPLORA LA MORBOSITÀ DEL RAPPORTO INCESTUOSO DI LYLE ED ERIK MENENDEZ, I DUE FRATELLI DI 18 E 21 ANNI CHE IMBRACCIARONO I FUCILI E UCCISERO I GENITORI NELLA LORO VILLA DI BEVERLY HILLS: NEGLI USA IL CASO DI CRONACA È NOTO A TUTTI, MA A SCANDALIZZARE IL PUBBLICO SONO STATE DUE SCENE IN CUI I DUE FRATELLI ASSASSINI SI BACIANO E FANNO UNA DOCCIA INSIEME – PARTICOLARI CHE HANNO SCATENATO L’INDIGNAZIONE DI UNO DEI DUE KILLER CONDANNATO ALL’ERGASTOLO CHE HA BOLLATO LA SERIE COME “RACCAPRICCIANTE”… - VIDEO
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Estratto dell'articolo di Alice Castagneri per www.lastampa.it
Una famiglia impeccabile, una madre premurosa, un padre ricco e affermato. Due figli modello. Tutto perfetto, ma solo in apparenza. Una realtà che si è frantumata una sera del 1989, quando Lyle ed Erik Menendez uccisero a fucilate nella loro bella villa a Beverly Hills i loro genitori, José e Kitty.
Fu uno dei casi di omicidio più eclatanti della California, per cui i due fratelli vennero condannati all’ergastolo nel 1996 dopo un lungo processo. Da quella notte sono passati 35 anni, ma ancora oggi c’è chi si chiede: perché Lyle ed Erik hanno ucciso i loro genitori? Per i più fu una questione di soldi, ma i due ragazzi – che all’epoca del delitto avevano 18 e 21 anni –spiegarono che il loro gesto era dovuto ad anni di abusi sessuali e violenze psicologiche.
Monsters: La storia di Lyle ed Erik Menendez, la serie di Ryan Murphy su Netflix – secondo capitolo dell’antologia true crime iniziata con Jeffrey Dahmer – indaga nelle menti dei fratelli assassini e scandaglia la loro quotidianità. Lo fa portando gli spettatori a domandarsi: chi sono i veri mostri? Nella serie la brutale normalità con cui Lyle ed Erik pianificano l’omicidio, si alterna alle scene di soprusi da parte dei genitori. […]
Ryan Murphy non manca di portare sullo schermo il lato più morboso della storia, soffermandosi sulla relazione incestuosa tra i due fratelli (prima con il bacio sulle labbra a una festa, poi con la scena della doccia). Ed è proprio questa, forse, la parte che più ha fatto discutere il pubblico. Un racconto che ha scosso anche il vero Erik Menendez, che ha criticato la serie definendola «raccapricciante» […]
Per Erik sullo schermo vengono mostrate orribili bugie: «È demoralizzante sapere che un solo uomo dotato di potere possa minare decenni di progressi nel fare luce sul trauma infantile. La violenza non è mai una risposta, mai una soluzione, ed è sempre tragica.
Per questo, spero che non venga mai dimenticato che la violenza contro un bambino crea centinaia di orribili e silenziose scene del crimine, nascoste nell'ombra, dietro al luccichio e al glamour, raramente esposte fino a quando la tragedia non coinvolge tutti».
A ottobre, comunque, arriverà su Netflix il documentario The Menendez Brothers in cui Erik e Lyle racconteranno la loro verità […]