TRUFFA E FUFFA – LA MITOLOGICA ANNA SOROKIN, CHE HA INTORTATO MEZZA NEW YORK FINGENDOSI UNA RICCA EREDITIERA, SE LA GODE: NEL SUO REALITY SHOW DI PROSSIMA USCITA ATTOVAGLIERÀ ELON MUSK, MARINA ABRAMOVIC E ALTRI VIP. INSOMMA, SARÀ ANCHE UNA TRUFFATRICE MA SA COME MONETIZZARE: NETFLIX HA COMPRATO I DIRITTI SULLA LA SUA VITA PER 320MILA DOLLARI. MA NON NE HA VISTO MANCO MEZZO PER VIA DI UNA LEGGE CHE VIETA AI CRIMINALI DI ARRICCHIRSI CON I DIRITTI SULLA PROPRIA STORIA…
-Estratto dell’articolo di Irene Soave per il “Corriere della Sera”
Madonna, Elon Musk, il ministro dell’Interno, l’artista Marina Abramovic, la scrittrice Ottessa Moshfegh. Un «gruppo di amici attentamente selezionati» che fa conversazione, alla tavola di un’anfitriona in vista, nel cuore di Manhattan: così Anna Sorokin già nota come Delvey, finta ereditiera tedesca in realtà russa alle cui truffe (quasi) sempre riuscite è stata ispirata la serie Netflix Inventing Anna , ha riportato in vita la tradizione delle grandi ereditiere vere, quella del salotto.
Il 2023 sarà l’anno del suo Delvey’s Dinner Club : una serie di cene […] filmate e mandate in onda. A produrlo, una divisione della Wheelhouse Entertainment, cofondata dallo showman Jimmy Kimmel. Piccolissimo particolare: l’appartamento dell’East Village in cui la padrona riceve è quello da 4.200 dollari al mese — pagati da chi? non è chiaro, e nessuno se ne stupisce — in cui sta finendo di scontare, ai domiciliari, una seconda condanna pronunciata nel 2022 perché dopo cinque anni in prigione, col visto scaduto, non aveva lasciato gli Stati Uniti.
[…] Ora, però, c’è un contratto. E col contratto, annunciato in esclusiva al tabloid Page Six , le foto di Anna Sorokin in versione già semilibera […]. Un abito dorato, una strategica linea di kajal sotto gli occhi blu, colorito da ottime creme; alla caviglia sinistra un braccialetto letteralmente esclusivo, quello elettronico dei domiciliari.
[…] La sua frode è fruttata parecchio. Netflix ha comprato per 320 mila dollari i diritti sulla sua vita. È riuscita a vendere — e prima a esporre — alcuni suoi disegni prodotti in carcere: 340 mila dollari. Ora il reality show. Però una legge le mette i bastoni tra le ruote. Si chiama la «Son of Sam Law», dove «Son of Sam» era il «nome d’arte» che negli anni Settanta si era dato un serial killer che poi aveva venduto la propria vicenda al cinema.
Dieci anni di sentenze, appelli e sentenze contrarie avevano poi stabilito che no, un criminale non può arricchirsi con i diritti sulla propria storia. Così dei 320 mila dollari di Netflix, Sorokin non ha visto nulla: sono stati devoluti ai suoi truffati (perlopiù banche d’affari), e lo stesso potrebbe succedere dopo il nuovo show.