LA VENEZIA DEI GIUSTI - NE AVREI POTUTO VEDERE ORE E ORE DI QUESTO STREPITOSO, COMMOVENTE “IN VIAGGIO”, IL FILM DOCUMENTARIO CHE GIANFRANCO ROSI HA DEDICATO AL PONTIFICATO DI PAPA FRANCESCO, DOVE HA RACCHIUSO IN 80 MINUTI QUALCOSA COME 37 VIAGGI COMPIUTI IN NOVE ANNI – GIANFRANCO ROSI SEMBRA QUASI COMPLETARE UNO SGUARDO SULLA VASTITÀ, LA COMPLESSITÀ E I DOLORI DEL MONDO, CHE INGLOBA ANCHE PARTE DEL SUO CINEMA, UN CINEMA DI VIAGGIO, DI RICERCA E DI SOLIDARIETÀ NELLA SOFFERENZA. QUEL CHE VIENE FUORI È QUALCOSA CHE CI OFFRE DEL PAPA IL MIGLIOR RITRATTO CHE SI POTESSE PENSARE - VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

 

In viaggio, il nuovo film di Gianfranco Rosi

Ne avrei potuto vedere ore e ore di questo strepitoso, commovente “In viaggio”, il film documentario che Gianfranco Rosi ha dedicato al pontificato di Papa Francesco, dove ha racchiuso in 80 minuti qualcosa come 37 viaggi compiuti in nove anni, visitando 59 diversi paesi.

 

Un percorso incredibile dove vediamo Papa Francesco passare da Pantelleria a Cuba, abbracciare il Pope russo Kirill, quello che sta difendendo Putin, incontrare Obama, Erdogan, visitare favele miserabili. E continuare a ripetere, da vecchio predicatore, sempre, parole di speranza, di dignità, di solidarietà. Lui stesso dice che non ha due diversi linguaggi per esprimere quello che vuole dire. Ma uno solo.

 

Gianfranco Rosi

Il Papa non può che avere un linguaggio per portare conforto e speranza. Ma quando sbaglia, quando fa delle dichiarazioni che possono essere prese in un modo sbagliato, lo sentiamo chiedere scusa.

 

Montando le immagini della tv del Vaticano, che ha seguito fin dall’inizio il Papa nei suoi viaggi e ne ha ripreso i discorsi e gli abbracci con la gente di ogni parte del mondo, alternandole ad altre, sue, riprese per l’occasione, ma anche, mi sembra, a immagine dei suoi film, Gianfranco Rosi sembra quasi completare uno sguardo sulla vastità, la complessità e i dolori del mondo, che ingloba anche parte del suo cinema, un cinema di viaggio, di documentazione, di ricerca e di solidarietà nella sofferenza.

in viaggio il documentario su bergoglio di gianfranco rosi

 

Ma non si può competere con la macchina papale, quasi in perpetuo viaggio per portare se non altro il suo sguardo, la sua presenza, il suo corpo, mai così presente nelle immagini, in ogni parte del mondo. Rosi struttura il suo film con grande semplicità, alternando immagini di volo a quelle di sbarchi, di macchina fissa dietro la schiena del Papa, con la pettorina che svolazza, di discorsi.

 

Come è in fondo semplice il messaggio del Papa. Ma sono proprio queste semplicità di struttura e di sguardo sul mondo a rendere il film così ricco e la figura del Papa in viaggio che benedice, abbraccia, stringe, si inginocchia, non arretrando di fronte a nulla, con un copro sempre più compromesso, gigantesca.

in viaggio il documentario su bergoglio di gianfranco rosi 2

 

Lo avevamo capito in piena pandemia con la Via Crucis a Piazza a San Pietro affrontata da solo sotto la pioggia, erano immagini incredibili che in parte qui ritroviamo, ma nel film di Rosi l’effetto si moltiplica vedendo il Papa in azione in paesi così diversi, davanti a complessità e a personaggi imprevedibili.

 

Guardatelo con Erdogan o con Kirill. Nel suo sguardo, così umano, così comprensivo, passa di tutto. Rosi ha compiuto il miracolo di dedicarsi completamente a lui, di riprenderlo, montarlo senza per questo voler fare per forza il suo film d’autore. E quel che viene fuori è qualcosa che ci offre del Papa il miglior ritratto che si potesse pensare.

in viaggio il documentario su bergoglio di gianfranco rosi
gianfranco rosi