VERDONE 70! "COME MAI MI PORTO COSI’ BENE GLI ANNI? NON PRENDO QUASI MAI IL SOLE, UN DERMATOLOGO MI DISSE: LA PELLE DEL SEDERE NON HA RUGHE PERCHÉ È SEMPRE ALL’OSCURO!" – L’OMAGGIO DELLE SUE ATTRICI - NANCY BRILLI: "CARLO È UN INTELLETTUALE INTRAPPOLATO NEL CORPO DEL PATATA" – ILENIA PASTORELLI FAN SFEGATATA, CLAUDIA GERINI E QUEL GELATO - ISABELLA DE BERNARDI, LA FIORENZA DI “UN SACCO BELLO”: “PER ME LUI E’ COME UNO ZIO” (COME TE SEI RIDOTTO: PARI TU’ ZIO) – VIDEO
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Dal profilo Facebook di “Che tempo che fa”
“È un compleanno molto importante, però io la data la dico, non me ne vergogno, compio 70 anni. È volato veramente il tempo!
Come mai li porto bene? Sarà anche il fatto che non prendo quasi mai il sole, un dermatologo mi disse: ‘come mai la pelle del sedere non ha rughe? Perché è sempre all’oscuro!’
Festeggerò da solo, nella solitudine, che devo fare? Aspetteremo tempi migliori.”
- Le parole a Che Tempo Che Fa di Carlo Verdone, pronto a festeggiare i 70 anni
L’OMAGGIO DELLE SUE ATTRICI
Da www.leggo.it
Paola Minaccioni
Scusa, Carlo, ma gli auguri non te li faccio. Mi metti in difficoltà, farti gli auguri non è facile, sa. Eh perché mi verrebbe da ringraziarti per quello che fai, per l'artista che sei, per la persona meravigliosa che sei. Ti direi che mi colpisce di te il tuo essere leggero e complicato, normale e straordinario. Dovrei dire quanto sei generoso. Quanto si chiacchiera bene con te, di tutto. Non è da tutti. Quanto sei educato? Ne vogliamo parlare? Sei così educato che mi ti menerei.
Mi verrebbe insomma di scrivere cose esagerate che un lettore potrebbe commentare: che sviolinata, che esagerata. Me faresti fare una brutta figura, capisci? Vajielo a spiega', che tu sei esagerato.
Ti avrei voluto conoscere da piccolo, da bambino, per vederti che già prendevi appunti, avrei voluto vedere dove si è formato questo tuo istinto. Sei una specie di strumento della felicità, come te movi fai stare bene tutti. Anche quando stai fermo e nun fai niente. Pure così riesci a raccontare una storia, con uno sguardo.
Credo che tu abbia raggiunto il più ambizioso dei traguardi, essere amato incondizionatamente da tutti. Da tutti. Tièttelo stretto sto amore perché te lo meriti tutto. Buon Compleanno, Carlo.
L'OMAGGIO DELLE SUE ATTRICI
Claudia Gerini: «Grande artista , ma resta un ragazzo di Ponte Sisto»
«Carlo festeggia un compleanno tondo, un grande traguardo e io, che gli sono affezionata al punto da considerarlo un’anima gemella, gli auguro di restare ciò che è per i prossimi 100 anni: un uomo e un professionista speciale capace di una grande umiltà. È l’unico attore-regista-sceneggiatore che ha mantenuto un bellissimo rapporto col pubblico per 40 anni, è un artista che ha segnato profondamente la nostra vita culturale, ma alla fine resta sempre un ragazzo di Ponte Sisto». Sua partner in scena in Viaggi di nozze, Sono pazzo di Iris Blond e Grande, grosso e Verdone, Claudia Gerini è legatissima a Verdone anche sul piano personale. (Michela Greco)
Nancy Brilli: «Un intellettuale intrappolato dentro il corpo del Patata»
«Carlo è un intellettuale intrappolato nel corpo del Patata, c’è una continua tensione in lui tra l’essere un raffinato e un tenerone: è unico. Dal punto di vista professionale, semplicemente, è un artista speciale perché fa tanto ridere, sempre». Al regista che nel 1988 la volle in Compagni di scuola nel ruolo di Federica, seducente e malinconica animatrice della rimpatriata tra ex compagni di liceo, Nancy Brilli augura di «continuare a divertirsi facendo il suo lavoro e di amarlo come ha sempre fatto. E gli auguro di diventare grandissimo anche all’estero così come lo è in Italia, c’è ancora tempo». (Michela Greco)
Eleonora Giorgi: «Con il nostro Borotalco ha segnato una generazione intera»
Anno 1982. Borotalco, terzo film di Verdone, è un’altra pietra miliare. Al suo fianco, come protagonista femminile, c’era Eleonora Giorgi, nei panni di Nadia Vandelli, brillante venditrice di enciclopedie. «Io ho fatto commedie di grande successo popolare ma nessuna ha avuto l’impatto che ha avuto Borotalco – aveva detto l’attrice in occasione del trentacinquesimo anniversario del film - Perché qui Carlo delinea il personaggio di una ragazzina che era emblematica di quegli anni. I ragazzi ancora mi parlano di questo film, vuol dire che Carlo aveva scritto qualcosa di veramente. (M.Gre.)
Paola Cortellesi: «La sua ironia ci fa perdonare il nostro essere imperfetti»
Carlo Verdone e Paola Cortellesi hanno duettato sul grande schermo, nel 2014, in Sotto una buona stella, commedia sul confronto e il ricambio generazionale in cui lei è Luisa, la vicina di casa che riporta un po’ di luce nella vita disastrata di lui. «Attraverso i suoi racconti – dice l’attrice di Verdone - guardiamo un po’ di noi stessi e attraverso la sua ironia troviamo il modo di perdonarci per essere imperfetti. Lavorare con lui è una gioia e un privilegio, ma il regalo più grande, quando l’ho conosciuto, è stato constatare che in questo grande artista ci fosse effettivamente l’uomo eccezionale che avevo sempre immaginato». (M.Gre.)
Isabella De Bernardi: «Per me lui è come uno zio, gli auguro tanta leggerezza»
«Carlo è una persona molto sensibile, è uno che tende a pensare tanto, forse troppo, perciò gli auguro soprattutto tanta leggerezza». Rimasta celebre per le battute cult della sua Fiorenza nel film d’esordio Un sacco bello – «Guarda che io a mi’ padre gli ho già sputato in faccia, attento fascio!» - Isabella De Bernardi ha un legame speciale con l’attore-regista: «Oltre ad avermi resa famosa, per me Carlo è stato un amico speciale e in tutti questi anni è ormai diventato un parente: uno zio, anzi un cugino. Ha un immenso talento artistico ed è un uomo attento, affettuoso, sensibile e pieno di umanità». (M.Gre.)
Ilenia Pastorelli: «Sul set pensavo a cose tristi per non scoppiare a ridere»
Ultima tra le protagoniste femminili del cinema verdoniano (in attesa che Si vive una volta sola, bloccato dall’emergenza Covid, arrivi finalmente al pubblico) Ilenia Pastorelli era Luna in Benedetta follia (2018). Si è sempre dichiarata una fan scatenata di Verdone, una di quelle che sanno a memoria i dialoghi dei suo film. E sul set con lui, aveva detto in un’intervista a Vanity Fair, «Difficile è stato non ridere alle battute di Carlo. A volte, per non scoppiare nel botta e risposta, mi sono fermata a pensare a delle cose tristi. Mia nonna malata, mia zia con la febbre...».