LA VERSIONE DI MUGHINI – VENERDÌ SCORSO SONO ANDATO IN UNA TABACCHERIA ADIBITA AL SERVIZIO POSTALE PER SPEDIRE UN LIBRO DI POCHE PAGINE. SONO PASSATI SETTE GIORNI E IL MIO AMICO NON HA ANCORA AVUTO IL LIBRO. LADRI DI PASSO, BASTARDI. DI QUESTO SI TRATTA QUANDO HAI A CHE FARE CON LE STRUTTURE DEL PAESE REALE…
-Giampiero Mughini per Dagospia
Caro Dago, perdonami se torno sull’argomento per me amaro del vergognarmi di essere italiano ogni volta che ho a che fare con le strutture reali del nostro Paese.
Succede che in occasione del tuo recente compleanno io ti volessi regalare il magnifico libro fotografico dedicato da Marco Anelli agli studi degli artisti newyorchesi contemporanei, libro che purtroppo tu avevi e me ne sono sentito umiliato. Torniamo ai fatti. Quel libro l’ho ordinato il lunedì su Amazon e l’ho ricevuto il martedì nel primo pomeriggio.
Particolare da non trascurare, sono un cliente affezionato di Amazon e non pago nessuna spesa di trasporto. Jeff Bezos è divenuto l’uomo più ricco al mondo? Se lo stramerita. Ne sono felice. 24 ore per consegnare una merce che ho acquistato.
Succede pure che venerdì scorso mi rechi in una tabaccheria adibita al servizio postale e che consegni un libro che intendo regalare al mio amico patavino Saverio Salvan, un libro di poche pagine e dunque non particolarmente gravoso da spedire. Pago nove euro e passa di spese di spedizione, quel che una volta erano 18mila lire. Per spedire un librino.
Siamo arrivati al venerdì successivo, sette giorni da quando è stato spedito, il mio amico non ha ancora avuto il libro. Ladri di passo, bastardi. Di questo si tratta quando hai a che fare con le strutture del paese reale, con la vita nostra di tutti i giorni, con il rapporto che hai davvero con questo Stato di nome Italia.
Sì, non provo altro sentimento che la vergogna di essere un italiano, la vergogna di vivere questo sfacelo di tutto e di ogni cosa, giorno dopo giorno, tutti i giorni che Dio manda in terra.