VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA. CAMBIANO LE STAGIONI, MA L’ANIMA PROFONDA DELLA RAI RESTA SEMPRE DALLA STESSA PARTE…” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?
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DAGONOTA
Chi ha voluto fare lo sgambetto a Bruno Vespa? E perché? Il conduttore in una letterina indignata a Dagospia (vedi sotto racconta di essere andato via prima dalla celebrazione dei 100 anni della radio e i 70 della televisione: “Non una parola, né un’immagine, sui 30 anni di Porta a Porta”.
Fatte le nomine (come Dago-dixit, Vespa ha avuto un ruolo di primissimo piano, avendo convinto Giorgia Meloni a non fare retromarcia sulla scelta di Giampaolo Rossi come ad), ora Vespa non serve più? Oppure è stato un gentile cadeau da parte di chi è stato estromesso dal nuovo valzer di poltrone? È mai possibile che l'amministratore delegato, il filosofo di Colle Oppio Rossi, non abbia dato il suo imprimatur alla scaletta di un programma così importante per la tv pubblica?
La Rai si è arrampicata sugli specchi, dando la colpa agli orchestrali, che hanno deciso la scaletta. Quel che è evidente che c'è stato uno sgambetto "orchestrato" ad arte.
Se ci sono dubbi su chi sia il mandante, sappiamo chi sono gli esecutori: i responsabili che avrebbero curato l’anniversario del primo secolo di Rai sono Pierluigi Colantoni, direttore sviluppo nuovi formati (quota Pd, fu nominato da Fuortes direttore della Comunicazione e celebre per un vecchio video in cui ballava nudo), e il fratellino d’Italia Marco Zela, Direttore delle relazioni esterne e comunicazione corporate di Viale Mazzini.
LA LETTERA DI BRUNO VESPA
Riceviamo e pubblichiamo:
Caro Dago,
ieri sera al Palazzo dei Congressi ho abbandonato la celebrazione dei 100 anni della radio e dei 70 della televisione, indignato per il trattamento riservato a “Porta a porta”.
Accanto al doveroso omaggio a monumenti dell’informazione televisiva, come il “Tv7” di Sergio Zavoli e il “Quark” di Piero Angela, sono stati ricordati giustamente tra gli altri programmi “Mixer” di Giovanni Minoli e “Chi l’ha visto” dalla compianta Donatella Raffai all’attuale conduttrice Federica Sciarelli.
Non una parola, né una immagine, sui 30 anni di Porta a porta. Cambiano le stagioni, ma l’anima profonda della Rai resta sempre dalla stessa parte.
Bruno Vespa
PIERLUIGI COLANTONI NUDO NEL VIDEO 'ANCH'IO'