VIDEO-FLASH! – FOSSE SEMPRE COSÌ IL GIORNALISMO ITALIANO: MENO LINGUE DI LEGNO E PIÙ LINGUE BIFORCUTE! IL CATTIVISSIMO SERVIZIO DEL “TG5” CONTRO “REPUBBLICA” E “STAMPA”: “È UNA VECCHIA STORIA CHE TRA LE TRAVI NEGLI OCCHI PROPRI E LE PAGLIUZZE IN QUELLE ALTRUI, SI FINISCA PER GIUDICARE A VANVERA E FARE BRUTTE FIGURE. I DUE GIORNALI, DA TEMPO IN CADUTA LIBERA, CANNONEGGIANO LE TELEVISIONI E I TG DI QUELLA CHE DEFINISCONO RAI MELONIANA, SENZA RISPARMIARE MAI MEDIASET, ANTICO E ODIATO NEMICO” – “PER AMOR DI PRECISIONE, ‘REPUBBLICA’ TRA 2022 E 2023 HA PERSO IL 12% DEI LETTORI, LA STAMPA IL 14%. MA ALLA GEDI IGNORANO LE LORO TRAVI, MEGLIO LE PAGLIUZZE….”
-Furia #Tg5 contro Repubblica e La Stampa pic.twitter.com/86mtdWwZQD
— Giuseppe Candela (@GiusCandela) January 8, 2024
Trascrizione del servizio del Tg5 (firmato Giuseppe De Filippi) contro i giornali del gruppo Gedi
Succede, ma è una vecchia storia che tra le travi negli occhi propri e le pagliuzze in quelli altrui, si finisca per giudicare a vanvera e fare brutte figure. Ancora peggio se poi ci aggiungete una bella dose di zelo antigovernativo, tanta voglia di trovare un modo per piazzare la definizione di Tele-Meloni, una spruzzata di generale antipatia per la televisione, una particolare acrimonia per Mediaset e poi condite il tutto con una lettura non obiettiva dei dati di ascolto della Tv.
Così due giornali quotidiani, Repubblica e La Stampa, da tempo in caduta libera, cannoneggiano spesso e volentieri le televisioni e i Tg di quella che definiscono Rai meloniana, senza risparmiare mai Mediaset, l'antico e odiato nemico, nonostante lo straordinario primato del Biscione nel 2023.
E tra gruppo Gedi e Unirai, il nuovo sindacato dei giornalisti di Saxa Rubra è polemica durissima a suon di carte bollate. E dire che nell'editoria quotidiana, con l'eccezione del Corriere della Sera, che resta di gran lunga il primo quotidiano italiano, e il rilancio avviato dal gruppo Angelucci, si nota che nei primi 9 mesi del 2023, in media giornalmente, sono state vendute 1,43 milioni di copie, in flessione su base annua dell'8,8% e del 32,8% rispetto al corrispondente periodo del 2019.
Ma per il gruppo Gedi è meglio parlare delle televisioni. Solo per amor di precisione, dati ufficiali alla mano, va detto che Repubblica tra l'ottobre 2022 e l'ottobre 23 è passata dalle 80.121 copie vendute in edicola a 70.834, con una perdita secca del 12% di lettori. La Stampa, nello stesso periodo, ha subito una perdita secca del 14% di lettori passati da 65.000 a 56.000. Ma alla Gedi ignorano le loro travi, meglio le pagliuzze.