''IO RESTO A CASA'' (E TE MENO) - CROLLANO I REATI AL TEMPO DEL CORONAVIRUS, RESISTE LO SPACCIO A DOMICILIO, LE TRUFFE ONLINE, QUALCHE FURTO DI GEL E MASCHERINE. CRESCE OVVIAMENTE LA VIOLENZA DOMESTICA: IN QUARANTENA SONO STATI REGISTRATI ALMENO 6 FEMMINICIDI, VARI TENTATI OMICIDI. MOLTISSIMI EPISODI NON VENGONO DENUNCIATI: CHE SENSO HA SE NON SI PUÒ ALLONTANARE IL PARTNER O IL GENITORE VIOLENTO?
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Giovanni Bianconi per il “Corriere della Sera”
Alcune delle ultime operazioni anti-frode spaziano tra Pescara e Messina, dove gli investigatori della Guardia di finanza hanno sequestrato, rispettivamente, 21.000 mascherine con il marchio di omologazione europea contraffatto e 800 litri di presunto gel igienizzante, spacciato per disinfettante conforme alle regole. A Milano e Roma, invece, poliziotti e carabinieri hanno intercettato due consegne di marijuana e hashish via fattorini liberi di circolare; uno s' è insospettito dall' inequivocabile odore di «erba» emanato dal pacchetto da recapitare e ha chiamato il 113.
I reati nell' era della pandemia sono diminuiti, e molti di quelli residui si sono riconvertiti. O adattati. L' emergenza coronavirus ha generato nuove tipologie di truffe o furti e modificato le regole dei vecchi traffici, come nel caso della droga. Ma la strategia anti-Covid riassunta nello slogan «Io resto a casa» ha portato con sé pure una quota di ulteriore violenza maturata tra le mura domestiche, dove la clausura imposta per decreto ha esasperato situazioni drammatiche sfociate in omicidi, ferimenti e pestaggi.
A Imperia e provincia, in tre diversi ospedali sono state rubate centinaia di mascherine e diversi flaconi di liquido disinfettante, ma anche - in un caso - quindici camici chirurgici e altrettante cuffie mediche. E a La Spezia, dopo un analogo furto di «dispositivi di protezione individuale», gli agenti della Squadra mobile hanno arrestato due bosniaci che tentavano di vendere il materiale via internet.
In provincia di Alessandria 104.000 mascherine dal valore stimato in circa 200.000 euro sono state sottratte dal camion in sosta che le stava trasportando, mentre a Catania - città in cui diversi negozi chiusi sono stati derubati di merce e attrezzature - altri ladri si sono accontentati di nove tute sanitarie.
La polizia postale ha sventato diverse truffe organizzate con false raccolte di fondi destinati all' emergenza sanitaria, che spaziano dalle inserzioni meglio camuffate a quelle più semplici, quasi banali: a Brescia è stato identificato e denunciato un albanese che aveva diffuso via social network gli estremi di un conto corrente su cui versare le offerte; era il suo.
Tra i reati che impazzavano anche prima, lo spaccio di stupefacenti «al dettaglio» è forse quello che - svolgendosi per lo più in strada - ha subito i maggiori mutamenti.
Niente s' è fermato, ma con i dovuti accorgimenti: nelle periferie romane considerate le centrali della vendita di cocaina, Tor Bella Monaca e San Basilio, i pusher lavorano con mascherine e guanti. E per eludere i possibili controlli cercano di camuffarsi alle fermate degli autobus, come fossero normali passeggeri; fingendo di portare a spasso il cane (un sotterfugio usato e smascherato anche nel più benestante quartiere Prati) o addirittura spingendo un passeggino completo di bebè.
Per le consegne a domicilio, a parte i riders , c' è chi utilizza altri metodi per il «porta a porta» e chi ricorre ad aziende specializzate. A Monza un fruttivendolo è stato arrestato dai carabinieri durante la distribuzione a domicilio di cocaina nascosta in grossi peperoni rossi; a Napoli la Finanza ha sequestrato 90 plichi stipati nel magazzino di un' importante società di spedizione internazionale.
Due marocchini, nel centro di Firenze, spacciavano hashish in coppia: uno aspettava le telefonate dei clienti mimetizzato nella fila per entrare al supermercato, e a ogni telefonata si allontanava velocemente per andare a prendere le dosi dal complice appostato nella piazza vicina e portarle a destinazione, per poi rimettersi in coda. I poliziotti si sono a loro volta nascosti tra i clienti in attesa di poter entrare a fare la spesa e hanno smascherato il piccolo traffico, sequestrando 65 grammi di hashish.
A Cinisello Balsamo, invece, la segnalazione è arrivata da alcuni residenti che, costretti in casa, trascorrevano il tempo affacciati al balcone. E come fossero sul set de La finestra sul cortile hanno notato un ragazzo che aspettava il tram al capolinea, saliva quando il mezzo arrivava ma riscendeva poco dopo, rimanendo in attesa del prossimo.
Per tutto il giorno. Come mai?
L' hanno chiesto telefonando al commissariato, e gli agenti inviati sul posto hanno scoperto che il giovanotto, 19 anni, vendeva marijuana e hashish ai consumatori che faceva arrivare fin lì con il tram, e lo scambio avveniva a bordo.
In quasi due mesi di quarantena imposta a tutti gli italiani gli investigatori hanno contato almeno sei femminicidi di mogli o conviventi uccise dai rispettivi mariti o compagni, tre dei quali si sono poi suicidati (a Firenze l' uomo aveva 87 anni e ha sparato alla moglie che ne aveva 97). Tre figli hanno accoltellato mortalmente le loro madri e tre uomini, uno dei quali psicolabile accertato, hanno ammazzato altrettanti fratelli.
Altri tre omicidi di vittime straniere sono da considerarsi collegati, secondo poliziotti e carabinieri, a liti o stati d' animo connessi alle restrizioni anti-contagio. Al pari di due tentati omicidi di mogli avvenuti a Caserta e Benevento (per strangolamento e a colpi di martello), mentre a Bari un marito è stato arrestato per le lesioni e i maltrattamenti inflitti alla consorte.
Aggressioni e violenze che purtroppo non sono una novità, ma che nel periodo di isolamenti, chiusure e tensioni trovano ulteriori pretesti.
Anche per questo c' è chi agogna il ritorno alla normalità.
Almeno un po'.