''NON CHIAMATE LA POLIZIA CHE DISTURBATE LA FESTA'' - I TREMENDI RACCONTI DELLO STUPRO DELLE DUE RAGAZZE INGLESI ALLA FESTA IN PROVINCIA DI MATERA. QUATTRO DEI RAGAZZI SONO IN CARCERE, MA CI SAREBBERO ALTRE PERSONE COINVOLTE. ERA UN COMPLEANNO CON MOLTI INVITATI E IMBUCATI, E A UN CERTO PUNTO…
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Giuliano Foschini e Chiara Spagnolo per www.repubblica.it
Orrore. Il racconto di quanto accaduto nella notte tra il 6 e il 7 settembre scorso, in una villa nelle campagne di Marconia, poco lontano dal mare di Pisticci, in provincia di Matera, è impossibile anche soltanto da immaginare. Due ragazzine inglesi di 15 anni - "due bambine" come le chiama, davanti agli investigatori, lo zio, non riuscendo a trattenere le lacrime - violentate, nel corso di una festa, da un branco di diciottenni nell'indifferenza più generale.
Anzi: "Non chiamate la polizia, altrimenti rovinate la festa!" gridava una ragazza a chi cercava di aiutare le due inglesi appena violentate. Gli aguzzini erano in cinque almeno, forse dieci. Quattro di loro sono in carcere grazie a un'indagine lampo condotta dalla squadra mobile di Matera coordinata dal questore, Luigi Liguori, un poliziotto di grandissima esperienza che ha voluto seguire personalmente le indagini.
La storia, per come la racconta il gip di Matera, è andata così. Da circa un mese due ragazzine inglesi erano in vacanza in Basilicata, regione di origine di una delle due. Il 6 decidono di partecipare, con la sorella più grande di una delle due - sulla base dell'invito ricevuto da un'amica conosciuta in zona che chiameremo Francesca - a una festa nelle campagne di Pisticci: era un compleanno ma "si trattava di una festa allargata - si legge nei verbali - era consentito portare anche altri invitati".
Intorno all'una di notte a questa festa arriva anche la cugina "di una delle due ragazzine inglesi". "Al mio arrivo sul posto - mette a verbale la ragazza - vedo una cinquantina di persone invitate a bere e a ballare nella parte centrale. Cerco le mie cugine e vedo mia cugina più grande, seguita dalle due minorenni, sconvolte: piangevano. Mi hanno detto in inglese, parché parlano soltanto inglese: "Help. Help, them they took us behind", che significa, "Aiuto aiuto, ce n'erano tanti lì dietro". Non capendo bene cosa fosse successo cercavo di calmarle. A quel punto è intervenuta mia cugina più grande. Che mi ha detto: "Le hanno violentate entrambe".
Era così. Un gruppo di ragazzi, arrivati dalla vicina Pisticci, avevano abusato di loro. Le avevano portate sul retro della villa e avevano abusato di loro, probabilmente dopo averle drogate. I dettagli sono agghiaccianti. Impossibili anche soltanto da pensare. "Mi hanno chiamato e sono arrivato subito" racconterà lo zio. Erano tutti ubriachi tranne un ragazzo, di nome Stefano, che si è fatto avanti e mi ha detto che se avessi avuto bisogno si sarebbe messo a mia disposizione.
Poco dopo si è avvicinata Francesca, la ragazzina con cui le mie nipoti erano andate a quella festa. La ragazza esordiva con questa frase: "Non rovinate la festa, non chiamate la polizia, questa è la festa di un mio amico. Le ho detto di dirmi immediatamente chi erano i ragazzi che avevano abusato di mia nipote e della sua amica. Mi ha detto che erano ragazzi di Pisticci e che non conosceva i loro nomi".
Non sapeva che una volta a casa, ancora stravolte, le ragazze avrebbero riconosciuto i primi di loro in alcune foto su Instagram: ci sono quelle mentre sollevavano pesi, ostentavano bottiglie di champagne, oppure tenerezza con una nipotina in braccio. Poche ore dopo, mentre uno di loro ancora pubblicava storie su Instagram, gli agenti della polizia di Matera erano fuori dalle parte delle loro case. Ora sono in carcere. Ma l'indagine, dicono, è appena cominciata.