''NON SONO RELIGIOSO MA STAVOLTA HO PREGATO'' - VIDEO: ELON MUSK SI COMMUOVE PER IL SUCCESSO DELLA MISSIONE SPACEX. I DUE ASTRONAUTI NASA BEHNKEN E HURLEY SONO AMMARATI SENZA PROBLEMI NEL GOLFO DEL MESSICO DOPO DUE MESI SULLA STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE, COMPLETANDO IL PRIMO VOLO DELLA STORIA ''GESTITO'' DA UN OPERATORE PRIVATO - I PIANI CAMBIATI PER IL TORNADO ISAIA, BOEING CHE FALLISCE I TEST, I PROGETTI PER LA LUNA E MARTE
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1. MISSIONE COMPIUTA PER SPACEX: LA CAPSULA DRAGON È AMMARATA IN FLORIDA
Riccardo Barlaam per www.ilsole24ore.com
SpaceX ce l'ha fatta. Alle 14.48 di domenica 3 luglio la capsula spaziale Dragon, la prima realizzata da una società privata, la SpaceX di Elon Musk, a distanza di due mesi dal lancio verso la Stazione Spaziale Internazionale, è tornata sulla Terra con un ammaraggio nelle placide e riparate acque del Golfo del Messico. Un grande successo per la società di Musk che ha ingegnerizzato la missione in collaborazione con la Nasa e anche per gli Stati Uniti: si tratta della prima missione spaziale dopo l'ultimo lancio dello Shuttle nel 2011.
Piani cambiati per il tornado Isaia
I due astronauti americani Bob Behnken e Doug Hurley partiti il 31 maggio dal Kennedy Space Center della Nasa a Cape Canaveral, in Florida, dopo 64 giorni nello spazio hanno completato il viaggio di ritorno in 18 ore ad altissima velocità a 17.500 miglia all'ora, più di 22 volte la velocità del suono, scesa a 350 miglia all'ora dopo il rientro nell'atmosfera terrestre e 15 Mph con l'apertura dei quattro paracadute prima di finire nelle acque del Golfo del Messico. Il tornado Isaia che sta soffiando sugli stati del sud ha costretto all'ultimo a cambiare i piani di rientro della capsula spaziale per riparare alle calme acque di Pensacola, in Florida, il primo ammaraggio dopo 45 anni dall'Apollo.
Primo volo di una società privata
«E' stata un'odissea – ha raccontato Hurley durante una cerimonia alle Space Center di Houston, in Texas – essere dove siamo ora. Essere stato il primo equipaggio a volare con il Dragon è qualcosa di assolutamente incredibile». La missione conclusa con successo, con il primo ammaraggio dopo 45 anni e il primo volo spaziale di un'astronave realizzata da una società privata ha rappresentato un test importante per SpaceX e per il suo ceo Elon Musk. La prospettiva ora è quella di ripetere questi voli per portare e riportare gli astronauti dallo spazio: nessuna azienda privata era riuscita a fare questo prima di ora.
Boeing ha fallito il primo volo test
Boeing che come SpaceX collabora con la Nasa per questa nuova fase di voli spaziali che ripartono dagli Stati Uniti, è indietro rispetto alla società di Musk.Anche se ha ricevuto il doppio dei finanziamenti, il colosso aerospaziale di Seattle ha fallito il volo di test senza uomini a bordo nel dicembre scorso e non è riuscita ad agganciare l'Iss. Sono stati individuati un'ottantina di problemi che Boeing dovrà sistemare prima di riprovare un nuovo volo test ancora senza uomini. «Oggi comincia una nuova era delle esplorazioni spaziali», ha detto Musk. «Io non sono molto religioso, ma ho pregato questa volta».
Nasa: nuova era per i voli spaziali
L'amministratore della Nasa Jim Bridenstine ha detto che il successo di questa missione marca «una nuova era dei voli spaziali nella quale la Nasa non è più l'unico cliente, proprietario e operatore di tutto l'hardware», ma uno dei molti futuri clienti dei viaggi spaziali. «Oggi veramente abbiamo fatto la storia», ha detto Bridenstine. Con l'obiettivo di sviluppare un mercato commerciale dei voli spaziali, la Nasa nel 2014 ha assegnato quasi 8 miliardi di commessa a SpaceX e Boeing per sviluppare due capsule spaziali moderne, con un contratto che consente all'agenzia spaziale americana di acquistare posti per i suoi astronauti dalle due società.
Obiettivo Luna e poi Marte
Musk con la sua società SpaceX è stato il primo imprenditore privato nella storia a lanciare con successo due astronauti nello spazio e a farli tornare sulla Terra. L'amministrazione Obama nel 2014 aveva aperto alla conquista dello spazio da parte dei privati e ai voli commerciali. Triump ha aumentato gli investimento per le missioni spaziali. L'obiettivo della Nasa è tornare sulla Luna nel 2025. E poi puntare a mandare l'uomo su Marte.
2. SPACEX DM-2 È UN SUCCESSO: RIENTRATI BEHNKEN E HURLEY
Marco Zambianchi per https://www.astronautinews.it/2020/08/spacex-dm-2-e-un-successo-rientrati-behnken-e-hurley/
Con lo splashdown della capsula Crew Dragon Endeavour avvenuta alle 20:47 italiane di oggi 2 agosto, si è conclusa trionfalmente dopo 63 giorni e 23 ore la Demonstration Mission 2, l’attesissimo volo di esordio con equipaggio a bordo della capsula di SpaceX.
Gli astronauti NASA Bob Behnken e Doug Hurley sono sono dunque tornati a terra ammarando nelle acque antistanti Pensacola, in Florida, chiudendo una missione storica che ha segnato il ritorno della capacità degli Stati Uniti di lanciare dal suolo patrio capsule di fabbricazione statunitense propulse da vettori statunitensi.
Le operazioni di rientro sono cominciate la scorsa notte, quando alle 01:34 italiane è stato dato il comando di separazione della capsula dalla ISS.
Dopo alcune accensioni dei propulsori di manovra atte ad allontanare la Crew Dragon dall’avamposto spaziale, Endeavour ha definitivamente lasciato le immediate vicinanze della stazione attorno alle 01:55; alle 02:27 e 03:14 sono avvenute due ulteriori manovre (Departure Burn 2 e 3) che hanno posizionato la capsula su una diversa orbita, dove ha passato le ore immediatamente prima del rientro.
Come già nel viaggio di andata, gli astronauti a bordo di Endeavour hanno potuto usufruire di un periodo di riposo durante il quale recuperare le energie in vista delle fasi cruciali del rientro orbitale. Mentre Behnken e Hurley dormivano, il centro di controllo di Hawthorne (ricordiamo che la missione è stata controllata, per la prima volta nella storia del programma spaziale americano, direttamente da SpaceX, mentre “Houston” era collegata come osservatore) ha monitorato da remoto alcune altre accensioni dei propulsori di manovra (phasing burns), dimostrando la capacità della capsula di sgravare gli astronauti di alcune operazioni ritenute sufficientemente sicure da essere affidate al computer di bordo.
La manovra di deorbitazione è iniziata attorno alle 19:55, quando Endeavour si è separata dal trunk, cioè il modulo di servizio ormai inutile e destinato a distruggersi in atmosfera. Alle 20:00 i propulsori di manovra Draco si sono accesi per circa dieci minuti, rallentando la corsa orbitale quanto necessario perché nel giro di breve tempo la Crew Dragon lambisse gli strati più esterni dell’atmosfera, in una fase chiamata interfaccia di rientro.
Da quel momento l’attrito atmosferico e alcune brevi accensioni dei Draco hanno contribuito a portare Endeavour sempre più in basso, fino alla quota e alla velocità prevista per l’apertura del sistema dei paracadute.
I primi a essere espulsi, alle 20:44 circa, sono stati i paracadute pilota, che oltre a rallentare ulteriormente la Crew Dragon hanno trascinato fuori dalle loro sacche i grandi paracadute principali, cui spettava il compito cruciale di sostenere la capsula fino al contatto con le acque del Golfo del Messico.
L’apertura del portello della capsula è avvenuto alle 21:59. Durante questa fase è stato accumulato un piccolo ritardo a causa di tracce residue di sostanze potenzialmente pericolose provenienti dagli esausti dei motori, che sono state poi completamente eliminate.
Behnken e Hurley sono ora in attesa di riunirsi con le rispettive famiglie, entrambe molto “spaziali”, ma nel giro di un paio di giorni saranno a disposizione dei giornalisti per la conferenza convocata per il prossimo 4 agosto.
Oltre gli astronauti, diversi esperimenti scientifici e oggetti hanno raggiunto in sicurezza la superficie terrestre. Tra questi la bandiera USA che fu lasciata a bordo dal comandante dell’ultima missione Space Shuttle STS-135, con la promessa di riportarla in patria proprio con una futura navetta di produzione statunitense. Rientrate sane e salve anche le due mascotte di SpaceX.
Tutta la fase finale del rientro è stata seguita e commentata in diretta dal podcast della galassia ISAA, AstronautiCAST. Una puntata speciale organizzata esclusivamente per l’occasione e ricca di tutti i dettagli che hanno caratterizzato questo importante momento.