C'ERA UNA TALPA TRA GLI INVESTIGATORI DEL LIGURIA-GATE? – LA PROCURA DI GENOVA HA APERTO UN FASCICOLO PER RIVELAZIONE DI SEGRETO D'UFFICIO – ALDO SPINELLI TEMEVA I TROJAN: “EEE…C’ABBIAMO I TELEFONI SOTTO CONTROLLO. OCCORRE LIMITARE I CONTATTI TELEFONICI DIRETTI”. SIGNORINI: “MA A TE CHI TE L'HA DETTO?” – IL CONSIGLIERE COMUNALE “TOTIANO”, UMBERTO LO GRASSO, AVVERTI’ IL FORZISTA ITALO TESTA: “VEDI CHE STANNO INDAGANDO, NON FATE NOMI E NON PARLATE AL TELEFONO…”

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Estratto dell’articolo di Alessandro Fulloni per www.corriere.it

 

ALDO SPINELLI IN TRIBUNALE

L'ipotesi di una talpa tra gli investigatori. E una pista investigativa che appare davvero solida: tanto il Sciò Aldo Spinelli - «eee…c’abbiamo i telefoni sotto controllo» - quanto i fratelli Arturo Angelo Testa e Italo Maurizio Testa, iscritti a Forza Italia in Lombardia e da lunedì sospesi dal partito, sapevano di essere intercettati. 

 

La Procura di Genova ha aperto un fascicolo per rivelazione di segreto d'ufficio nell'ambito dell'inchiesta sul comitato d'affari e corruzione che ha portato all'arresto del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.

 

Il fascicolo, a carico di ignoti, è stato iscritto alla luce di quanto emerso dalle intercettazioni ambientali. È il 30 settembre 2020. I fratelli Testa, vengono a Genova per incontrarsi con alcune persone della comunità riesina. A quell'incontro si avvicina un uomo con la felpa e il cappellino.

 

PAOLO EMILIO SIGNORINI - GIOVANNI TOTI

«Viene riconosciuto in Umberto Lo Grasso (consigliere comunale totiano). Che dice a Italo Testa: «Vedi che stanno indagando, non fate nomi e non parlate al telefono. Stanno indagando». Per tutta risposta Italo Maurizio Testa afferma: «Sì lo so, non ti preoccupare. L'ho stutato («spento» in dialetto siciliano, ndr)».

 

Questa condotta, scrive il giudice per le indagini preliminari Paola Faggioni, «appare in tal modo integrare il delitto di favoreggiamento personale, avendo il predetto avvisando i fratelli Testa a non parlare al telefono essendo in corso indagini («stanno indagando») - fornito un aiuto in favore dei predetti ad eludere le investigazioni a loro carico».

 

aldo spinelli

Ma chi ha avvisato Lo Grasso? Una ipotesi è che vi sia appunto una talpa visto che Stefano Anzalone, totiano anche lui e indagato nell'inchiesta, è un ex poliziotto che ha dunque agganci tra le forze dell'ordine. L'altra ipotesi è che si possa trattare di una sorta di millanteria dello stesso Anzalone, che dopo le elezioni voleva togliersi di torno i fratelli Testa […]

 

Ma nelle carte dell'indagine si scopre che anche Aldo Spinelli era preoccupato per i trojan.  Nel parlare alla compagna di Signorini, «giustificava il fatto di telefonarle -scrivono gli investigatori della Finanza -  abitualmente nell’ultimo periodo poiché convinto di avere i telefoni (suo e della fidanzata, quella con cui andava abitualmente a Monaco)  sotto intercettazione per via di “quella vicenda che abbiamo io e lei”, alludendo ad una telefonata minatoria precedentemente ricevuta e riconducibile alla relazione sentimentale intrattenuta con la compagna». 

 

ALDO SPINELLI VEDE PAOLO SIGNORINI E UNA SIGNORINA ALLO STADIO

Il Sciò chiarisce «quindi l’intenzione di limitare i contatti telefonici diretti con Signorini, invitandolo a colazione, per poi parlarci personalmente (“bisogna veramente dire la verità…ti chiamo a te perché sai per quella vicenda che abbiamo io e lei (si riferisce alla fidanzata) di eee…c’abbiamo i telefoni sotto controllo, sappiamo che c’abbiamo i telefoni sotto controllo…quindi basta dirsi poco e niente…io a lui gli dico ci vediamo a colazione…tutto lì!”). 

 

Signorini si preoccupa. Le carte dicono che «in più passaggi cercava di capire da cosa derivasse la certezza di Spinelli di essere sottoposto ad intercettazione telefonica o se tale possibilità fosse stata riferita» alla fidanzata del Sciò: «te l’ha dettooo…l’hai saputo daaa».

 

giovanni toti aldo spinelli

E ancora «ma li hanno?». Spinelli scuote la testa: «non le han detto niente, non le possono dire niente». Mica è finita. Per gli investigatori, sono parole che evidenziano «la paura di Spinelli  di poter esporre ad eventuali indagini («l’hanno chiamata i carabinieri» e ancora “perché poi loro fanno…indagano e poi la passano al giudice”) lo stretto rapporto privato instaurato con Signorini». Tutto da capire il riferimento ai militari dell'Arma: e  forse si tratta di un'altra indagine ancora.

ALDO E ROBERTO SPINELLI