L'IPOCRISIA POST-ZINNE AL VENTO: SI SPOGLIANO, FANNO CARRIERA E POI ROMPONO IL CAZZO – MICHELE SERRA SI CUCINA PER BENE SCARLETT JOHANSSON CHE SI È LAMENTATA DI ESSERE STATA “IPERSESSUALIZZATA” NELLA SUA CARRIERA: “CHE IL CINEMA ABBIA VALORIZZATO, DI LEI, INSIEME AL TALENTO DI ATTRICE, ANCHE L'ASPETTO FISICO, DUNQUE LA FORZA DELL'EROS (IL CINEMA, SENZA EROS, NON ESISTE) MI SEMBRA NELL'ORDINE DELLE COSE. FA PARTE DEL MESTIERE, O NO?”– VIDEO
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Michele Serra per “la Repubblica”
Colpisce che Scarlett Johansson, al culmine di una luminosa carriera, lamenti, in un'intervista, di essere stata «ipersessualizzata» dal cinema. Non ho presente tutta la sua filmografia, ma dai film che ho visto (La ragazza con l'orecchino di perla, Lost in translation , Match Point , Black Widow) non riesco a desumere niente altro che un grande talento di attrice, parti in commedia molto varie, alcune di profonda umanità (Lost in translation) e certo, direi inevitabilmente, una percepibile messa a fuoco del suo aspetto fisico, che un poco convenzionalmente definirei: molto attraente.
Ovviamente, la Johansson ha tutto il diritto di farsi piacere oppure dispiacere il suo lavoro. È il suo. È lei il primo giudice di se stessa, e anche il primo avvocato. Ma che il cinema abbia valorizzato, di lei, insieme al talento di attrice, anche l'aspetto fisico, dunque la forza dell'eros (il cinema, senza eros, non esiste) mi sembra nell'ordine delle cose. Fa parte del mestiere, o no?
Se lo schermidore non si lamenta della sua destrezza, il pugile della sua forza, il funambolo del suo equilibrio, perché mai la star del cinema deve immalinconirsi per la sua bellezza fisica e per il suo potere di seduzione? Qualcosa mi sfugge, dell'epoca, e sicuramente questo è dovuto all'età (la mia) che avanza.
Ma che in pochi si sentano nei loro panni, e vogliano cambiarli, oppure li considerino panni imposti; che molti dicano "io non voglio essere quello che voi pensate che io sono"; mi sembra da un lato il sintomo di una dirompente libertà, dall'altro di una nuova, misteriosa, invincibile infelicità.