ABBIAMO LASCIATO L’AFRICA NELLE MANI DI PUTIN – I MERCENARI DELLA BRIGATA WAGNER SI SONO INFILTRATI IN 12 PAESI: IN LIBIA PRIGOZHIN E COMPAGNI SONO STABILMENTE AL FIANCO DI HAFTAR. POI CI SONO MALI, CENTRAFRICA E SUDAN, DOVE HANNO BUONI RAPPORTI SIA CON IL GENERALE AL BURHAN CHE CON LE MILIZIE DI DAGALO. GLI AMERICANI HANNO ALTRE PRIORITÀ, E LA FRANCIA È IN RIPIEGAMENTO: COSÌ, “MAD VLAD” SI SPARTISCE IL CONTINENTE NERO CON XI JINPING…

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Estratto dell’articolo di Andrea Marinelli e Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”

 

LE POTENZE STRANIERE IN AFRICA

Negli anni ‘80 le mummie del Cremlino usavano il contingente cubano e i loro «consiglieri» per appoggiare regimi amici in Africa. Oggi Vladimir Putin dispone della compagnia di sicurezza Wagner, impegnata da tempo in un grande «safari».

 

[…] Mosca – sottolineano le indiscrezioni rilanciate dal Washington Post – si è mossa per piazzare sue basi, ha dato il suo supporto ad eserciti africani, ha manovrato per creare una coalizione anti-occidentale. Un obiettivo ampliato dopo l’invasione dell’Ucraina, con missioni a ripetizione, ricerca di sponde diplomatiche – vedi il Sudafrica – promesse e aiuti.

 

soldati mercenari russi in africa

Sono una dozzina i Paesi dove i miliziani di Prigozhin agiscono […].  Hanno messo radici in Libia al fianco del generale Haftar, «signore» della Cirenaica […]. Sono corsi in Mozambico, però le hanno «buscate» con perdite. È andata meglio in Mali e Centrafrica, due Paesi dove la «ditta» ha conquistato posizioni sfruttando gli errori storici della Francia (e il suo ritiro), il risentimento verso l’ex colonia, la grave situazione socio-economica.

 

[…] Il modello di Prigozhin è portato avanti per fasi. La prima: avviano contatti, trovano agganci nelle gerarchie. La seconda: inviano mercenari, allargano il network di conoscenze, puntellano le forze di sicurezza incapaci nel tenere testa a jihadisti e guerriglie. La terza: la stabilizzazione, con il focus sull’economia. La quarta: intensa azione di propaganda, con diffusione di fake news, manipolazioni.

evgenij prigozhin e vladimir putin 1

 

In Sudan hanno stretto un buon rapporto con le milizie del generale Mohamed Dagalo, però hanno anche preservato i rapporti con il potere centrale incarnato dal generale Abdel Fattah Al Burhan.

 

La Russia punta ad ottenere una base sul Mar Rosso – c’è un accordo di principio – ed è interessata al traffico d’oro gestito proprio da Dagalo, appoggiato a sua volta dagli Emirati Arabi, monarchia che si intende alla grande con il Cremlino.

 

soldati mercenari russi in africa

[…] Washington […] ha dato vita ad una contro-strategia.  Il capo della Cia ha visitato la regione, ha esercitato pressioni sollecitando la cooperazione di vecchi partner. In un’occasione […] ha organizzato un’operazione coperta per distruggere un velivolo della Wagner in Libia. Anche gli americani sono presenti nel continente, specie in chiave anti-terrorismo con droni, ricognitori e commandos.

 

Hanno il Comando Africa basato però a Stoccarda perché nessuno Stato lo ha voluto ospitare. E questo dice molto. […] Le priorità, è chiaro, sono altre.

 

evgenij prigozhin e vladimir putin 4

Parigi […] è in ripiegamento. Lasciato il Mali, è stata messa alla porta in Burkina Faso, altro «attore» corteggiato dai russi. Adesso teme per il Ciad e, stando alle carte riservate, è pronta a colpire se il pendolo dovesse spostarsi in favore di Mosca. Girano voci di rischio golpe. Da buoni opportunisti a Mosca aspettano. La nuova guerra fredda passa per le terre calde.

LA SPARTIZIONE DEL CONTINENTE AFRICANO
soldati mercenari russi in africa