ACQUE AGITATE PER I MUSULMANI IN EUROPA – A BERLINO SONO SCOPPIATE DIVERSE RISSE NELLE PISCINE COMUNALI DI QUARTIERI DOVE LA PRESENZA DI IMMIGRATI E PROFUGHI È PIU’ FORTE. E IL GOVERNO REGIONALE CONSERVATORE ACCUSA LA MINORANZA ARABA: “LE VIOLENZE ARRIVANO DA LORO”  - A MONFALCONE (GORIZIA), LA SINDACA LEGHISTA, ANNA CISINT, VUOLE VIETARE IL BAGNO IN MARE IN BURKINI: “È INACCETABILE PER IL DECORO DEL LUOGO” 

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1 - BERLINO, RISSE NELLE PISCINE COMUNALI “TUTTA COLPA DEGLI IMMIGRATI MUSULMANI”

Estratto dell’articolo di Cosimo Caridi per il “Fatto quotidiano”

 

rissa in una piscina di berlino

Le piscine di Berlino sono diventate il focus della politica tedesca. Con risse, feriti e identificazione all’ingresso sono il contrario dell’attesa, placida estate del nord. Per il governo regionale, monocolore dei conservatori, la responsabilità è delle minoranze, degli arabi.

 

“Le famiglie che non possono permettersi una vacanza o una piscina nel proprio cortile – ha detto il segretario cittadino della Cdu, Carsten Linnemann – devono guardare i giovani, spesso con un passato migratorio, diventare violenti nelle piscina all’aperto”.

 

Al centro della polemica ci sono gli episodi di violenza che hanno portato alla chiusura per oltre una settimana avvenuti nell’impianto di Neukolln, il quartiere multietnico che da alcuni anni sta subendo un feroce processo di gentrificazione. […]

 

PISCINA COMUNALE - BERLINO

Questa intransigenza strizza l’occhio alla crescita del partito di estrema destra Afd, nei sondaggi attuali seconda forza nazionale.

 

Per i berlinesi l’estate, con il freddo Mar Baltico a 250 chilometri, è periodo di bagni nei laghi e nelle vasche comunali. Ogni quartiere ha la propria piscina all’aperto dotata di un grande giardino e un servizio di ristorazione. Il biglietto giornaliero costa 3,5 euro e per entrare c’è sovente la coda. La clientela è variegata e in tutte le strutture vale la regola dell’inclusione.

 

La scorsa estate una ragazza fece causa alla città per il diritto al topless. La corte le ha dato ragione: se gli uomini possono stare a torso nudo, anche le donne ne hanno diritto.

PISCINA COMUNALE A BERLINO

 

I conflitti nascono nei contesti dove più è stata messa in pratica l’accoglienza delle centinaia di migliaia di profughi nel biennio 2015/16. Giovani maschi si presentano in gruppo nelle piscine impedendo alle ragazze di fare bagno, arrivando ad attaccare (anche con coltelli) bagnini e addetti alla sicurezza.

 

[…] I media sono alla caccia di un colpevole: per alcuni è l’immigrato musulmano, per altri le mancate politiche d’integrazione. Una crepa in un sistema di accoglienza che cerca 400mila lavoratori l’anno per la produttività della locomotiva d’Europa.

 

2 - “NIENTE BAGNO VESTITI” LA CROCIATA ANTI-BURKINI DELLA SINDACA LEGHISTA

Estrato dell’articolo di Luana De Francisco per “la Repubblica”

 

BAGNO AL MARE IN BURKINI

A lei vedere le donne musulmane immergersi in mare con indosso il burkini non piace proprio. Di più: lo considera un «comportamento inaccettabile » con «conseguenze insopportabili sulla salvaguardia del decoro del luogo».

 

E allora, visto che è la sindaca, per evitare che lo «sconcerto », suo e degli altri frequentatori delle spiagge che rientrano nel perimetro della città che amministra, si ripeta, ha deciso di passare ai fatti, vietando la balneazione con abiti diversi dal tradizionale costume da bagno. A tutti, uomini compresi. Anna Cisint, prima cittadina di Monfalcone al suo secondo mandato e leader della Lega, fa di nuovo parlare di sé.

 

Anna Cisint - sindaco di monfalcone

[…] oltre a scatenare la prevedibile indignazione delle comunità islamiche e delle opposizioni, la sua iniziativa ha incassato anche la bocciatura di diversi colleghi di città italiane affacciate sul mare. Dall’Adriatico al Tirreno.

 

Parte dai tanti sforzi compiuti per rendere le spiagge di Marina Julia e Marina Nova più attrattive, per le famiglie e per gli appassionati degli sport acquatici, Cisint, per spiegare il proprio sdegno. «Ingenti investimenti per le strutture, il ripascimento della spiaggia e lo sviluppo dei servizi», ricorda, convinta che incrociare sull’arenile bagnanti coperti dalla testa ai piedi possa «compromettere le prospettive di una località con una dimensione turistica consolidata ».

BAGNO AL MARE IN BURKINI

 

[…]

 

«Hanno l’obbligo di rispettare le regole e i costumi che vigono qui. Non possono essere accettate forme di “islamizzazione” del territorio, che estendono pratiche di dubbia valenza dal punto di vista del decoro e dell’igiene».

 

Il passo dalle spiagge alle strade del centro è breve. Sostenitrice dei diritti delle donne, Cisint ha esteso gli strali «alla sempre maggiore presenza di musulmane con il burqa e l’integrale copertura del volto che impedisce ogni identificazione, evocativa — afferma — d’una visione integralista e di una volontà di non rispettare le norme. Non possiamo consentire che si sviluppi “una città nella città”, con regole diverse dalle leggi e dal comune sentire, e una “discriminazione all’incontrario”» […]

 

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Ma a pensarla diversamente sono in tanti. «Non ci vedo niente di male: due generazioni fa, mia nonna faceva il bagno indossando una lunga veste di lana», ricorda il sindaco di Ischia, Enzo Ferrandino. Che mai, assicura, vieterebbe di tuffarsi vestiti nelle acque della sua isola. Idem dicasi a Rimini, dove il primo cittadino Jamil Sadegholvaad, di padre iraniano, sceglie l’ironia per commentare quella che liquida come «non una grande idea». «Se qualcuno entra in mare vestito — dice –, si perde il piacere di farsi una nuotata. Ma non mi pare offensivo per nessuno». […]

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Anna Cisint - sindaco di monfalcone
Anna Cisint - sindaco di monfalcone
PISCINA COMUNALE DI NEUKOLLN A BERLINO
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PISCINA COMUNALE DI NEUKOLLN A BERLINO