ADDIO A "MINI ME" - È MORTO A 49 ANNI VERNE TROYER, L’ATTORE NANO CELEBRE PER IL RUOLO DEL CLONE DEL DOTTOR MALE IN "AUSTIN POWERS" - L’ANNUNCIO SUI PROFILI SOCIAL: “DEPRESSIONE E SUICIDIO SONO PROBLEMI MOLTO SERI” - ALTO 81 CENTIMETRI, AVEVA CONQUISTATO HOLLYWOOD CON LA SUA IRONIA - VIDEO
A soli 49 anni è morto Verne Troyer, l'attore affetto da nanismo che aveva interpretato Mini-me in Austin Powers. Troyer è deceduto il 21 aprile: l'annuncio, come riporta Variety, è stato dato sulla pagina Facebook e dal profilo Instagram dell'attore.
Il post allude a uno stato depressivo dell'attore, che aveva lottato anche contro l'abuso di alcol. “Con grande tristezza e con cuore incredibilmente pesante scriviamo che Verne è morto oggi. Depressione e suicidio sono problemi molto seri, non si sa mai quale tipo di battaglia un individuo stia affrontando. Siate gentili l'uno con l'altro e ricordate sempre che non è mai troppo tardi per chiedere l'aiuto di qualcuno”.
Un post condiviso da Verne Troyer (@vernetroyer) in data:
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Troyer era noto al grande pubblico soprattutto per le apparizioni nel secondo e terzo film di Austin Powers (Austin Powers - La spia che ci provava e Austin Powers in Goldmember) ma aveva partecipato a oltre 25 film di primo piano come Men in Black (che aveva più o meno rappresentato il suo esordio), Paura e delirio a Las Vegas, Il Grinch, Harry Potter e la pietra filosofale, Sabrina vita da strega.
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Troywe era affetto da nanismo ed era alto 81 centimetri. Nonostante questo, era riuscito a conquistare una carriera nella Hollywood che tanti sognano. Eppure, come tante altre star, la sua vita è stata tormentata da un forte stato depressivo, un malessere che qualche giorno fa lo aveva condotto in ospedale per un incidente domestico dovuto a un grave stato di alterazione. Nel 2007 Troyer aveva annunciato di intraprendere un percorso per liberarsi dalle proprie dipendenze. Il lungo post su Instagram ricorda la sua forza e il suo istrionismo e lo definisce un "guerriero". “Ha combattuto tante battaglie. [...] Ma quest'ultima, per lui, è stata troppo difficile”.