AFRICAZZI AMARI - DOPO BURKINA FASO, NIGER, GABON E SUDAN, ARRIVA UN GOLPE ANCHE IN SENEGAL? IL PRESIDENTE MACKY SALL HA ANNULLATO LE ELEZIONI, IN PROGRAMMA IL PROSSIMO 25 FEBBRAIO, E LA PIAZZA SI RIBELLA: "È UN DITTATORE" - I MANIFESTANTI SONO STATI FERMATI DALLA POLIZIA ANTISOMMOSSA E IL GOVERNO HA BLOCCATO LE TRASMISSIONI IN TV E INTERNET IN DIVERSI QUARTIERI - IL SENEGAL È IN UNA FASE DI CRISI E INCERTEZZA DOPO ESSERE STATO PER ANNI UNO DEI PAESI PIU' STABILI NEL CONTINENTE - VIDEO
-?Africa | ?? | Senegal | When they realise they will be out of power soon, they start distabilising the country. There are now uncontrollable protests all over Senegal.
The puppet Presidents are well aware of the crimes they have committed and know how they will he running to… pic.twitter.com/M3IvYSyqyS
— Sphithiphithi Evaluator (@_AfricanSoil) February 6, 2024
Estratto dell'articolo di Leonardo Martinelli per “la Repubblica”
Tensioni sempre più forti e incertezze sul destino del Senegal, già oasi di stabilità politica e democratica in Africa. Nel Paese dovevano tenersi le elezioni presidenziali il prossimo 25 febbraio. Ma sabato il presidente Macky Sall (in carica dal 2012 e rieletto nel 2019) le ha annullate a sorpresa. A Dakar, […] si tengono proteste da domenica per le strade della città, con i manifestanti che gridano «Sall dittatore ».
Secondo l’opposizione, la decisione di Sall è un «colpo di Stato costituzionale », in un Paese […] dove mai c’è stato un colpo di Stato militare - come, invece, praticamente ovunque nel resto del continente. […] il Senegal è piombato negli ultimi anni in una nuova fase di crisi e incertezza, ritornando ad alimentare il flusso migratorio dall’Africa subsahariana verso l’Europa.
E con una gioventù (tre quarti della popolazione ha meno di 25 anni) sempre più refrattaria alla classe dirigente della “vecchia” democrazia parlamentare, giudicata corrotta e inefficiente, e attratta invece dalle tendenze panafricane e sovraniste che dilagano nel Sahel.
Sall, sempre meno popolare, […] teme che il suo candidato non ce la faccia a imporsi. Si tratta di Amadou Ba, personaggio criticato perfino all’interno del partito al potere, l’Alliance pour la République. Sarebbe questa la vera ragione del rinvio.
Tra i personaggi che, invece, potrebbero farcela c’è il candidato anti- sistema Bassirou Diomaye Faye, che raccoglie l’eredità di Ousmane Sonko, politico panafricanista e sovranista di 49 anni, seguito soprattutto dai giovani. Sonko e Diomaye Faye hanno fondato il partito Pastef (Patriotes africains du Sénégal pour le travail, l’éthique et la fraternité), disciolto nel luglio scorso. Sonko, accusato di stupro nel 2021, è finito in carcere, dove si trova ancora ed è stato escluso dalle candidature delle presidenziali dalla Corte costituzionale. […]
Diomaye Faye potrebbe vincere, con l’appoggio a distanza di Sonko. E in ogni caso altri candidati potrebbero approfittare dell’immagine screditata di Sall e dei suoi, accusati di corruzione. Già domenica sono iniziate a Dakar i cortei contro Sall. Le forze dell’ordine sono intervenute con i gas lacrimogeni e una certa brutalità.
Non solo: Anta Babacar Ngom, anche lei candidata alle presidenziali, e Aminata Touré, già premier (ora all’opposizione) sono state arrestate e poi rilasciate nella notte tra domenica e lunedì. Il Governo ha bloccato le trasmissioni della tv privata Walf , accusata di fomentare i disordini dando spazio alle immagini della manifestazione.
Ieri, di nuovo, alcune centinaia di manifestanti si sono radunati dinanzi all’Assemblea nazionale, mentre i deputati discutevano il provvedimento voluto da Sall, e sono stati dispersi con i lacrimogeni. Ieri mattina il Governo ha anche bloccato Internet sulla telefonia mobile in diversi quartieri di Dakar, come già aveva fatto nel giugno 2023. L’obiettivo è limitare le manifestazioni organizzate sui social.
Intanto, Usa, Ue, Francia e Ecowas (la Comunità degli Stati dell’Africa dell’Ovest) hanno espresso ognuno la propria preoccupazione per la situazione in Senegal. […]