ALLARME ROSSO NEL LAZIO - ANCORA 2.400 CASI: "O CALANO IN 15 GIORNI O SAREMO ZONA ROSSA". IL SISTEMA SANITARIO IN TILT: LE PARTORIENTI HANNO SALTATO MIGLIAIA DI VISITE GIÀ PROGRAMMATE E SONO TRIPLICATI I BIMBI NATI MORTI – IL PIANO DELL’ASSESORE D’AMATO: SHOPPING E PARCHI A NUMERO CHIUSO. VIETATO L’ACCESSO ALLE SPIAGGE – LA STRETTA PER CAPODANNO...

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L.d'A. per “la Repubblica - Edizione Roma”

 

covid lazio

Contapersone, transenne, accessi contingentati alle vie dello shopping. La protezione civile e in caso di necessità anche i militari dell' Esercito impegnati nell' operazione Strade sicure.

 

La questura è pronta a rispondere così all' allarme lanciato ieri dall' assessore alla Sanità, Alessio D' Amato: «Se nelle prossime due settimane non assisteremo a un calo dei contagi, avremo serie difficoltà. Dobbiamo fare uno sforzo collettivo per non andare in zona rossa». Per evitare che il sistema sanitario vada in tilt: gli effetti del lockdown si pagano ancora oggi in termini di visite saltate. Come spiega uno studio della Sapienza, i controlli mancati dalle partorienti nei mesi di chiusura si sono tradotti nell' incremento di bimbi nati morti.

 

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Ecco, allora, il piano per evitare un nuovo fine settimana di assembramenti sul litorale e in centro storico. Abbozzato ieri nel corso del tavolo tecnico che ha riunito forze dell' ordine e rappresentanti del Campidoglio, verrà vagliato questo pomeriggio in prefettura. Nel mirino ci sono il lungomare di Ostia e Fregene, dove potrebbe essere vietato l' accesso alle spiagge.

 

Quindi le ville storiche, via del Corso e Porta Portese. Qui (e ovunque sarà necessario) si moltiplicherà la presenza delle forze dell' ordine: con polizia, carabinieri e finanzieri ci saranno i vigili urbani, la protezione civile comunale e l' Esercito. Tutti gli uomini necessari a garantire controlli dinamici sugli affollamenti e a intervenire, quando non si potrà procedere in altro modo, con transennamenti delle aree più a rischio.

 

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Un assaggio delle nuove regole d' ingaggio è arrivato già ieri: attorno a mezzogiorno, i carabinieri sono piombati al bar di San Calisto a Trastevere e hanno chiuso il locale per tre giorni. Sembra che all' interno ci fossero più clienti rispetto a quanto previsto dalle norme del distanziamento. Insomma, non saranno più concessi strappi alle regole.

Per questo, per il « contenimento delle presenze » , si ipotizza anche l' impiego di contapersone laser o di droni capaci di riprendere dall' alto strade e piazze e calcolare la densità di eventuali assembramenti.

 

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Misure per provare ad abbattere i contagi: nel Lazio ieri il coronavirus ha contagiato altre 2.479 persone e fatto 38 morti, mentre il rapporto tra positivi e tamponi è salito al 9,3%. Dati che non preoccupano nell' immediato, ma spaventano sul lungo periodo. Anche perché gli ospedali sono già ora sotto pressione. I pronto soccorso continuano a far registrare il tutto esaurito, con attese interminabili per i ricoveri tanto nei reparti Covid che in quelli ordinari.

 

Le ripercussioni sul sistema sanitario si cominciano a far sentire: tra paura per il contagio e disagi, durante la prima ondata del coronavirus le partorienti hanno saltato migliaia di visite già programmate e così è triplicato il numero dei bambini nati morti. Un allarme in più in vista di un possibile lockdown bis.

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Un' ipotesi che, come ha spiegato D' Amato all' agenzia Dire, potrebbe non essere nemmeno troppo lontana: «Fare feste a Capodanno? Impossibile, una follia. Si potrà passare l' ultimo dell' anno in famiglia, tenendo la distanza di un metro a tavola ed evitando gli abbracci. Non possiamo ripetere gli errori commessi in estate se non vogliamo arrivare a un nuovo lockdown».

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