ALT! NON È LA PRIMA VOLTA CHE RANA REIDER, IL COACH DI MARCELL JACOBS, VIENE COINVOLTO IN SCANDALI A SFONDO SESSUALE - IERI È STATO CACCIATO DALLE OLIMPIADI DI PARIGI PERCHÉ AVREBBE MOLESTATO TRE ATLETE IN FLORIDA, DOVE VIVE MA GIÀ NEL 2022 ERA STATO ACCUSATO DI "COMPORTAMENTI INAPPROPRIATI" VERSO UNA RAGAZZA - NEL 2023 L'ALLENATORE AMMISE LA RELAZIONE "ROMANTICA" CON UNA GINNASTA MAGGIORENNE - IL SUO EX VICE: "SPESSO FACEVA IL PIACIONE, SI PERMETTEVA BATTUTE INSOSTENIBILI..."
1-REIDER FUORI DAI GIOCHI ACCUSATO DI MOLESTIE L’AVVOCATO CONTRATTACCA «PUNITO SOLO PER PAURA DI CATTIVA PUBBLICITÀ»
Estratto dell'articolo di Marco Bonarrigo per il “Corriere della Sera”
È di nuovo coinvolto in un episodio di molestie, come sembrerebbe dalla decisione del Comitato Olimpico canadese di revocargli l’accredito cacciandolo dal campo di allenamento dell’atletica leggera? Oppure, come spiega il suo avvocato Ryan Stevens, è stato «ingiustamente privato della possibilità di seguire i suoi atleti senza aver subito alcun processo e sulla base delle accuse di tre donne a caccia di pubblicità e risarcimenti»?
In attesa di una verità giudiziaria, da lunedì Rana Reider, il celebre coach americano dello sprint che lo scorso anno ha convinto Marcell Jacobs (totalmente estraneo alla vicenda) a trasferirsi al suo Tumbleweed Track Club di Jacksonville, Florida, non può più seguire i suoi atleti a Parigi e tra questi l’olimpionico dei 200 metri Andre De Grasse, che aveva chiesto al suo comitato olimpico, quello canadese, di accreditarlo come coach privato.
«Abbiamo ricevuto specifiche informazioni sul signor Reiner e sulla base di queste abbiamo deciso di adottare il provvedimento» hanno spiegato seccamente i canadesi. Ad accusare Reider sarebbero tre denunce di altrettante donne depositate al tribunale della Contea di Broward con le accuse di abusi verbali e sessuali e di molestie.
Rana Reider è già stato coinvolto in un caso simile con le accuse di «comportamenti inappropriati» nei confronti di un’atleta che allenava. Nel 2022 la federazione americana lo diffidò dall’avvicinarsi ai campi di gara e lo stesso anno, ai Mondiali di Eugene, venne bloccato dalla sicurezza mentre provava a entrare nel campo di riscaldamento a dispetto della diffida.
Nel maggio 2023 Reider ammise la relazione «romantica e consensuale con un’atleta maggiorenne» e ottenne un affidamento in prova che gli permetteva di allenare ma non di recarsi sui campi di gara, che è scaduto lo scorso maggio e ora potrebbe essere riattivato.
Ieri dagli Stati Uniti è anche trapelata la notizia che la federazione americana di atletica (Usatf) un paio di mesi fa avrebbe avuto notizia di questi episodi avviando un provvedimento che obbligava Reider a non effettuare allenamenti con una singola atleta se questa non fosse accompagnata da persona di fiducia.
[…] L’avvocato di Reider ci va giù pesante. «È una pessima giornata per le Olimpiadi se un governo dello sport che ha paura di cattiva pubblicità — spiega Ryan Stevens — dà priorità a denunce come queste: Reider non ha sanzioni pendenti. A essere danneggiati sono gli atleti improvvisamente privati del loro allenatore e tra questi c’è uno dei migliori velocisti canadesi».
Al suo ritorno in patria Reider (che negli ultimi due mesi ha fatto base a Rieti con un folto gruppo di pupilli) verrà interrogato per decidere su un eventuale rinvio a giudizio. La sanzione sportiva, indipendente da quella penale, potrebbe revocare il diritto ad allenare e non solo quello di entrare nei campi di gara. […]
2 - IL MAGO BURBERO
Estratto dell'articolo di Giulia Zonca per “La Stampa”
Sulle qualità di Reider in pochi hanno da obiettare. Da tempo si occupa di velocisti e saltatori di altissimo livello, plurimedagliati. Oggi lavora al Tumbleweed Track Club di Jacksonville, Florida, uno dei tanti gruppi di eccellenza sparsi per gli Usa. Lì il sostegno degli sponsor dedicati è frequente, Reider ha legami sia con Puma (il marchio di Jacobs) sia con Adidas.
Il gruppo è stato spolpato dopo i Giochi Tokyo. Lì, il canadese De Grasse ha vinto l'oro nei 200 metri e poi si è separato dal coach proprio perché, durante la sospensione per comportamento inappropriato, la sua federazione non gradiva il legame. Non erano i soli, in quel periodo, nel giro c'erano molti britannici, tutti partiti dopo lo scandalo.
Dovevano scegliere: o pagarlo da soli o abbandonarlo. Una buona parte ha iniziato a lavorare con Airale, tecnico italiano di Bosconero, nel Canavese, che ha fatto da vice a Reider e ha detto di lui: «Insultava tutti. Geloso, rissoso, convinto di essere inattaccabile.
Con me era perfido, mi dava del disadattato, urlava e con le donne spesso faceva il piacione, si permetteva battute insostenibili. Condividere il lavoro a lungo con lui è impossibile». I due si sono lasciati malissimo, gli inglesi ora si allenano a Padova, la separazione è stata tesa. E per l'italiano quella è storia archiviata. [...]
L'intero club si è trasferito a Rieti proprio per il camp pre olimpico, base fornita di ogni necessità richiesta da Reider che Jacobs non ha mai trovato burbero: «Almeno con me non è lo è stato. Sa esattamente quello che vuole, non hai mai la percezione che stia sperimentando, ha un motivo chiaro per ogni richiesta. È severo, non lo definirei sergente». [...]