ALTRO CHE FEDEZ! AL CONCERTONE DEL PRIMO MAGGIO 1991, ELIO E LE STORIE TESE LANCIARONO IL LORO MAXI SILURO ALLA PRIMA REPUBBLICA CON IL BRANO "SABBIATURE" - SI SCAGLIARONO CONTRO ANDREOTTI, GOLPE BORGHESE, SCANDALO LOCKHEED, LE ARMI ALL'IRAQ: "URLIAMO ANCHE TI AMO A CIARRAPICO L'ATTUALE PRESIDENTE DELLA ROMA. LUI VENDEVA IL PESCE C'HA UNA FEDINA PENALE LUNGA COSÌ. POI HA CONOSCIUTO ANDREOTTI, È DIVENTATO IL RE DELLE ACQUE MINERALI. HA AVUTO UN PRESTITO DI TRENTANOVE MILIARDI CON CUI HA COMPERATO LA FIUGGI" - VIDEO
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Antonio Padellaro per “il Fatto Quotidiano”
"In realtà questo è un depistaggio per il funzionario della Rai", gorgheggiavano Elio e le Storie Tese al Concertone del Primo maggio 1991. Citato dopo il caso Fedez come la storica censura in diretta del servizio pubblico di lorsignori. Con alcune differenze rispetto a quanto accaduto un trentennio dopo.
A cominciare dal contenuto della canzone "Sabbiature", al cui confronto il monologo dell'influencer milanese sulla legge Zan è una tenera filastrocca di Natale. A ritmo di rock: "Perché anche Andreotti è stato giudicato dalla corte inquisitoria per un caso di depistaggio. Nelle indagini sul tentato golpe Borghese. Il caso poi è stato archiviato come del resto altri 410 su 411.
E gli unici sfigati che non sono stati archiviati sono stati Gui e Tanassi. Per il caso della Lockheed. Ma d'altra parte Tanassi era il segretario del Partito socialdemocratico. E come lui Pietro Longo che era nella P2 . E dopo di lui Nicolazzi è stato inquisito per le carceri d'oro. Ma tutto questo è stato archiviato in nome dell'amore".
Perché quei birbanti sventolavano i panni zozzi dei politici potenti al cospetto del popolo italiano (ascolti boom) senza sermoneggiare ma prendendo per i fondelli tutto il cucuzzaro. Compresi i papaveri di viale Mazzini. "Come anche il caso delle armi all'Iraq. In cui era coinvolto l'attuale presidente della Rai Manca.
Poi il caso è stato archiviato ma il popolo italiano si chiede perché. Evidentemente il popolo italiano non è deficiente. Se tutti gli anni elegge questi uomini. È perché ha capito che loro lo fanno nel nome della nazione. E nel nome dell'amore". Sapremo poi che in Rai scoppia l'iradiddìo.
Ma Elio è incontenibile: "Urliamo anche ti amo a Ciarrapico l'attuale presidente della Roma. Lui vendeva il pesce c'ha una fedina penale lunga così. Poi ha conosciuto Andreotti, è diventato il re delle acque minerali. Ha avuto un prestito di trentanove miliardi con cui ha comperato la Fiuggi". Stacco, appare il cerimoniere Vincenzo Mollica con faccia d'ordinanza, scaraventato sul palco per arginare la montagna di merda che sta travolgendo i palazzi della Capitale.
Farfuglia: "Cerco di capire una cosa. Stiamo passando dalla Rete tre alla Rete due? Benissimo. No ancora no". Geniale. Lui si è fatto scudo umano mentre oscurati dalla diretta quei disgraziati continuano a cantare: "Ti amo Ciarrapico. Ti amo per l'emissione di assegni a vuoto". Imparate gente, imparate come si scortica davvero il potere. E come si censurano i veri rompicoglioni. Senza spararsi sui piedi.