UN ALTRO OMICIDIO DESTINATO A RESTARE SENZA UN COLPEVOLE – È AVVOLTA NEL MISTERO LA MORTE DI SHARON VERZENI, LA 33ENNE UCCISA CON QUATTRO COLTELLATE A TERNO D’ISOLA, IN PROVINCIA DI BERGAMO: GLI INVESTIGATORI HANNO SEQUESTRATO UN GARAGE NELLA VIA DEL DELITTO IN CUI SONO STATE TROVATI UNA BRANDINA, BORSONI E MATERIALE ACCATASTATO – PER IL RESTO SI BRANCOLA NEL BUIO: NON CI SONO TELECAMERE CHE HANNO RIPRESO LA STRADA DELL’OMICIDIO E…
-Estratto dell’articolo di Giuliana Ubbiali per il "Corriere della Sera"
«La vita ti è stata portata via troppo presto e in un modo così orribile! Ora riposa in pace. Stefano e Gabry». Il biglietto è appeso con un cuore di pezza rosso alla recinzione del condominio davanti al quale Sharon Verzeni è stata vista barcollare, prima di morire in ospedale, alle 00.50 di martedì. Via Castegnate 29, a Terno d’Isola, ottomila abitanti (Bergamo). In pochi metri, per qualche ora ieri mattina, le indagini sull’omicidio della barista di 33 anni sembravano vicine a una svolta. È lì vicino a quel palazzo marrone scuro che Sharon Verzeni è stata colpita dal suo assassino con quattro coltellate, di cui tre alla schiena e una meno profonda al petto.
I carabinieri del Nucleo investigativo di Bergamo e della compagnia di Zogno si lasciano alle spalle il malconcio condominio con 24 appartamenti su quattro piani, dopo aver messo i sigilli a un box che appartiene a un italiano.
Indagando sul delitto, hanno visto (o saputo) che all’interno c’è una brandina, tra borsoni e altro materiale accatastato. Il collegamento con l’assassinio è evidente dalla firma del comandante del Nucleo investigativo sui tre sigilli affissi alla saracinesca basculante.
Il rilievo, invece, è tutto da capire in un’indagine in cui non viene esclusa nemmeno la pista del balordo, nonostante la ferocia delle quattro coltellate (di cui tre profonde) faccia pensare più a un movente forte e personale che a un omicidio casuale. Chi ha ucciso Sharon Verzeni potrebbe aver dormito in quel box o averci nascosto qualcosa? Forse, ma va approfondito.
La svolta per ora non arriva e così, a una settimana dal delitto, il mistero si infittisce.
[…] Dal poco che trapela, nessuno però avrebbe notato qualcosa di sospetto. Nemmeno le telecamere avrebbero ripreso qualcuno che pedinava la donna. Anche questo particolare fa pensare a un agguato, probabilmente alle spalle, mentre la donna stava ascoltando la musica (aveva le cuffiette).
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