GLI AMICI DI THOMAS CHRISTOPHER LUCIANI HANNO SETE DI VENDETTA – LA RABBIA DELL’EX RAGAZZA DEL 17ENNE, ACCOLTELLATO A MORTE A PESCARA DA DUE COETANEI PER UN DEBITO DI 250 EURO: “VENDETTA O GIUSTIZIA SI FARANNO SICURO. CHI LO HA UCCISO PAGHERÀ. NON SI PUÒ MORIRE COSI. NON PARLIAMO DI GROSSE CIFRE, HO SENTITO CHE AVEVA QUALCHE DEBITO. MA NIENTE GIUSTIFICA QUELLO CHE È SUCCESSO, NIENTE” – “NON SO COSA DIRE AI GENITORI DEI DUE ASSASSINI, NON RIESCO NEANCHE A…”
-Estratto dell’articolo di Alessandra Ziniti per www.repubblica.it
«Vendetta o giustizia si faranno sicuro». Nel piazzale antistante la chiesa dell’Assunzione, sotto la rocca del Castello, Valeria (la chiameremo così vista la minore età) arriva due ore prima del feretro di Christopher Thomas. […] «Siamo stati insieme due anni, è stato il mio primo ragazzo, poi ci siamo lasciati».
Riesci a farti una ragione di quello che è successo a Thomas?
«Assolutamente no. Non si può morire per 200 euro, non si può uccidere un ragazzo per 200 euro».
Sì, dicono che sia morto per questo. Sapevi anche tu che aveva questi problemi?
«Ma non parliamo di grosse cifre, ho sentito che aveva qualche debito, al massimo 70-90 euro. Ma niente giustifica quello che è successo, niente».
[…] I genitori dei ragazzi accusati dell’omicidio dicono di non essersi accorti di nulla del comportamento dei figli.
«Non so cosa dire a quei genitori, non riesco neanche a pensare come ci si possa sentire da genitore di figli così».
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