1. ANCHE OGGI NOTIZIE TERRIFICANTI DAL BOLLETTINO DELLA PROTEZIONE CIVILE: I MORTI HANNO TOCCATO IL PICCO DI 627 IN UN GIORNO (381 SOLO IN LOMBARDIA) – GLI ATTUALMENTE POSITIVI SONO 37860 (+4670), IL TOTALE DEI CASI CRESCE DI QUASI 6MILA A 47.021 – I GUARITI 689 – IN LOMBARDIA L'AUMENTO PERCENTUALE SCENDE (+11,9%) MA CRESCE AL CENTRO-SUD – VIDEO2 2. DEI 2.168 DECESSI IN LOMBARDIA SOLO 260 DI QUESTI SONO AVVENUTI NEI REPARTI DI TERAPIA INTENSIVA. IL RESTO SI È VERIFICATO ALTROVE: AL PRONTO SOCCORSO, NEI REPARTI O IN CASA, IN ATTESA DI UN’AMBULANZA CHE NON ARRIVERÀ MAI. SOPRATTUTTO IN PROVINCIA DI BERGAMO...
In Italia, dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus, 47.021 persone hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (rispetto a ieri sono 5.986 in più per una crescita del 14,6%). Di queste, sono decedute 4.032 (+627 , +18,4%) e 5.129 sono guarite (+689, +15,5%) . Attualmente i soggetti positivi sono 37.860 (il conto sale a 47.021 — come detto sopra — se nel computo ci sono anche i morti e i guariti).
I pazienti ricoverati con sintomi sono 16.020; 2.655 sono in terapia intensiva (+157, +6,2%) , mentre 19.185 sono in isolamento domiciliare fiduciario.
Regione per Regione
Lombardia +2.380, +11,9 %
Emilia Romagna +754, +14,4 %
Veneto +547, +15,7 %
Piemonte +529, +18 %
Marche +244, +14 %
Liguria +162, +15 %
Campania +97, +14,8 %
Toscana + 311, +20 %
Sicilia +68, +20 %
Lazio +185, +22 %
Friuli Venezia-Giulia +57, +9,5 %
Abruzzo +64, +16,6 %
Puglia +103, +21,5 %
Umbria +61, +18,2 %
Bolzano +112, +25,6 %
Calabria +38, +22,4 %
Sardegna +87, +42,2 %
Valle d’Aosta +49, +22,7 %
Trento +119, +22,7 %
Molise +4, +8,6 %
LA MORTE IN DIRETTA
Davide Milosa per “il Fatto Quotidiano”
I morti in Lombardia continuano ad aumentare. Ieri i decessi totali erano 2.168 (mercoledì 1.959). Di questi solo 260 sono avvenuti nelle terapie intensive, il che equivale al 13% del totale, il resto si è verificato altrove: al pronto soccorso, ad esempio, magari su un letto di fortuna, nei reparti ordinari o in casa in attesa di un' ambulanza che non arriverà mai. Questo significa che nel momento in cui le condizioni degenerano l' 87% dei deceduti lombardi non è riuscito nemmeno ad arrivare alle terapie intensive.
La zona più colpita è quella di Bergamo con oltre un quarto dei decessi. Qui, per i sindaci della zona, i numeri ufficiali sono al ribasso. In Valseriana, spiegano gli amministratori pubblici, c' è un tasso di decessi fino a sette volte superiore rispetto al marzo del 2019.
Morti fantasma, dunque. Vediamolo in diretta. Il telefono squilla, il 118 raccoglie la telefonata che recita: "Ho un parente che sta male, fatica a respirare, non ha ancora fatto il tampone". La chiamata viene raccolta. Si vorrebbe partire subito per il domicilio, ma di questi tempi le attese durano troppo. Anche sette ore.
Fino a che la stessa persona, che nel nostro caso telefona dalla provincia di Bergamo, richiama per avvertire: "Lasciate stare, è deceduto". Lo si sussurra, non ci si arrabbia nemmeno più né si minacciano vie legali per il ritardo, solo si prende atto e anzi si consiglia all' operatore di liberare l' ambulanza per altri casi. Oggi con i morti di Covid-19 va così.
Ieri in regione sono stati 209. Nella provincia di Bergamo dall' inizio sono oltre 600. Qui il virus dal focolaio di Alzano ha galoppato senza ostacoli. Tanto che ancora ieri i mezzi dell' esercito hanno portato oltre 60 salme fuori dalla provincia per farle cremare. Era già successo giovedì, con venti camion in fila, una foto che rimarrà nella storia di questa pandemia.
Sono decine, secondo testimonianze di operatori sanitari, le persone che muoiono in casa. Ma ce ne sono tanti che non ce la fanno durante il trasporto verso il pronto soccorso. O altri che giunti a destinazione, pur in condizioni critiche, vengono lasciati su letti improvvisati in attesa che qualcosa si liberi negli altri reparti. "Qui - ci spiega un operatore sanitario - non è più emergenza, qui bisogna adottare i metodi da medicina delle catastrofi, davanti a tutto questo nessun sistema sanitario, pur rinforzato, è in grado di reggere". La domanda supera di molto l' offerta. E questo è vero soprattutto nella provincia di Bergamo e a breve in quella di Brescia che da giorni infila record di nuovi contagi arrivando a un totale di 4.247.
E se a Bergamo i morti mandano in tilt i forni crematori, a Brescia un' ordinanza del prefetto ha disposto che le cremazioni vengano autorizzate solo per i residenti del comune di Brescia, mentre per i paesi limitrofi le famiglie devono scegliere la sepoltura.
Basilicata +15, +40,5 %