E ANCHE ’STO HOTEL SE LO SEMO LEVATO DALLE PALLE! – L'ALBERGO DI CORTINA D'AMPEZZO IN CUI NEL 1983 FU GIRATO IL MITICO “VACANZE DI NATALE” DEI VANZINA È STATO COMPRATO DALL’AVVOCATO PIER ETTORE OLIVETTI RASON, GIÀ PROPRIETARIO DELLO STABILIMENTO BALNEARE DI “SAPORE DI MARE” A FORTE DEI MARMI – L'OBIETTIVO È TRASFORMARE LA STRUTTURA ORA ABBANDONATA IN UN 5 STELLE: “LA CAMERA IN CUI CLAUDIO AMENDOLA E KARINA HUFF VANNO A LETTO ASSIEME È RIMASTA IDENTICA” – VIDEO: “E ANCHE ’STO NATALE SE LO SEMO LEVATO DALLE PALLE”
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Estratto dell’articolo di Gianmarco Lotti per https://firenze.repubblica.it/
Nove in pagella si dà solo a Falcao, ma magari un bel voto se lo prende anche chi ha deciso di acquistare e rimettere a nuovo un hotel simbolo di 'Vacanze di Natale'. Quarantun anni fa uscì al cinema il capostipite dei cinepanettoni, ricco di scene e battute che sono entrate nel linguaggio comune e nella storia del cinema italiano.
Oggi, mentre Cortina d'Ampezzo si prepara alle Olimpiadi Invernali del 2026, c'è chi ha deciso di dare nuova luce all'Hotel Fanes, struttura leggendaria del film di Carlo Vanzina, e di farlo diventare un lussuosissimo hotel a cinque stelle. Per la precisione si tratta di un fiorentino doc, Pier Ettore Olivetti Rason: professore e avvocato, è socio di uno dei più grandi studi legali d’Italia, ma - tra le altre cose - anche stimato imprenditore immobiliare e console onorario della Norvegia.
C'è di più. Pier Ettore Olivetti Rason ha però un filo rosso che lo lega al compianto Carlo Vanzina: è proprietario del bagno Marechiaro, che in tantissimi ricorderanno come lo stabilimento balneare di Forte dei Marmi dove venne girato 'Sapore di mare', altra indimenticabile pellicola anni Ottanta del regista romano.
«Un giorno ero in riunione, mi chiama un agente immobiliare veneto e mi fa 'So che possiede il bagno di 'Sapore di mare', vorrebbe acquistare anche l'hotel di 'Vacanze di Natale'?'. Io ho pensato subito a uno scherzo» racconta Olivetti Rason. Ma poi lo scherzo si è rivelato una dolce verità e l'avvocato fiorentino ha avviato e chiuso l'affare.
L'Hotel Fanes è passato al Gruppo Olivetti Rason tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre, la cifra ancora è top secret ma il legale parla di «una cifra importante».
Chi ha visto Vacanze di Natale si ricorderà l'insegna gialla dell'Hotel Fanes a Cortina. Lì alloggiavano Mario Brega, Claudio Amendola e tutta la rustica e divertente famiglia Marchetti del film. Si trova tuttora in via Roma 136 a Cortina ma dal 2002 ha chiuso i battenti.
«Frequento Cortina da sempre. L'albergo lo conoscevamo bene. Si è verificata l'opportunità e non volevamo lasciarcela scappare» racconta Olivetti Rason, che sulle tempistiche è chiaro e guarda al grande evento mondiale che si terrà proprio a Cortina: «I lavori ancora non sono iniziati, abbiamo dato incarico agli architetti però vogliamo averlo pronto per le Olimpiadi 2026. Dobbiamo fare dei lavori di ristrutturazione che riportino l'hotel ai suoi fasti originari, valorizzando l'iconicità e la storia della struttura».
Pier Ettore Olivetti Rason ovviamente ha visto e rivisto il film - "Beh, è un cult!" commenta - e di sicuro avrà fatto qualche risata alle battute di Christian De Sica e Jerry Calà. Le sue idee su cosa diventerà l'Hotel Fanes però sono serie e chiarissime: «Vogliamo farci un hotel a cinque stelle lusso che avrà un ristorante molto importante, con un bar, quello famoso in cui nel film ordinano tre chinotti, e una spa. Ovviamente verrà una cosa che rispetterà la storia dell'hotel ma sarà in linea con i livelli altissimi che richiede Cortina oggi».
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L'Hotel Fanes presenta ancora dei tratti caratteristici di quella commedia: «La camera dove Claudio Amendola e Karina Huff vanno a letto assieme è rimasta praticamente identica». E chissà che i protagonisti di quell'indimenticabile film non possano essere protagonisti anche dell'inaugurazione dell'Hotel Fanes rinnovato. «Ho parlato con Lisa Vanzina che conosco molto bene - chiosa Pier Ettore Olivetti Rason - e l'ho invitata per ricordare il marito Carlo, ma poi inviteremo tutti quelli che possiamo».