ANZIO, SANGUE E COLTELLI – IL FRATELLO DI LEONARDO MURATOVIC, AMMAZZATO DOPO UNA LITE, ACCUSA GLI ADDETTI ALLA SICUREZZA: “L'HANNO PORTATO FUORI E LO HANNO CONSEGNATO AL KILLER” - ARRESTATO IL PADRE DELLA VITTIMA CHE PER VENDETTA HA ACCOLTELLATO DUE BUTTAFUORI DAVANTI AL COMMISSARIATO - DIETRO LA MORTE DEL PUGILE CI SONO VECCHIE RUGGINI TRA I RAGAZZI DI APRILIA, DOVE RISIEDEVA LA VITTIMA, E UNA COMPAGNIA DI ANZIO? O FORSE, UN CONTO APERTO LEGATO A DOPPIO FILO CON L'AMBIENTE DEL PUGILATO?
-Estratto dell'articolo di Flaminia Savelli per “il Messaggero”
Notte di sangue e coltelli sulle spiagge del litorale romano: Leonardo Muratovic, 25enne di origini croate residente ad Aprilia e pugile professionista, è morto con un colpo all'addome. Stava trascorrendo una serata con il migliore amico e la fidanzata e a un certo punto si è allontanato dal locale.
Perché? Non è chiaro, ma di certo c'è che ad attenderlo fuori c'era il suo assassino. La pista che seguono gli agenti del commissariato di Anzio e gli uomini della Squadra Mobile non è solo quella di una rissa degenerata in omicidio. Le due compagnie di ragazzi si sarebbero scontrate per futili motivi. Anche se con il passare delle ore e i racconti di testimoni e amici della vittima, non si esclude che dietro la morte del pugile ci sia altro: vecchie ruggini tra i ragazzi di Aprilia e una compagnia di Anzio?
O forse, un conto aperto e legato a doppio filo con l'ambiente del pugilato?
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Gli agenti di polizia hanno avviato la caccia all'assassino e per tutta la giornata di ieri sono stati ascoltati i quattro addetti alla sicurezza. Le risposte ai tanti interrogativi potrebbero arrivare da loro. Secondo i testimoni, infatti, il ragazzo sarebbe stato accompagnato fuori perché un gruppetto aveva chiesto di lui: «Non volevamo avere problemi all'interno del bar, lo abbiamo scortato fuori» hanno ripetuto i buttafuori ai poliziotti. In commissariato la tensione è stata altissima ed è finita male quando il papà di Leonardo ha incrociato due vigilante. Accecato dalla rabbia e dal dolore, li ha aggrediti armato di coltello ferendoli.
È stato necessario l'intervento delle ambulanze per soccorrerli e trasportarli in ospedale. E per il padre del ragazzo morto è scattato l'arresto per tentato omicidio. Nel frattempo gli uomini del commissariato hanno continuato ad ascoltare gli amici e i conoscenti che stavano trascorrendo la serata con Leonardo. Il sospetto ora è che la vittima conoscesse il suo killer. Vecchie ruggini, forse, tra diverse compagnie di ragazzi che frequentano i locali tra Anzio e Aprilia. Ma gli investigatori non escludono nessun'altra ipotesi e nell'inchiesta ci sono anche i colleghi della palestra.
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2 - «GLI ADDETTI ALLA SICUREZZA L'HANNO PORTATO FUORI È STATO CONSEGNATO AL KILLER»
Fla. Sav. per “il Messaggero”
«Mio fratello è stato consegnato al suo assassino: i vigilantes hanno le mani sporche del sangue di Leo». Piange, si dispera, cerca di recuperare per qualche istante la lucidità Daniel Muratovic, il fratello maggiore di Leonardo. Le indagini su quanto avvenuto al Bodeguita Beach sabato notte sono ancora in corso.
Il sospetto è che Leonardo non sia stato protetto dagli agenti quindi...
«No, anzi. Da quanto mi è stato riferito, Leo era nel locale e due uomini della sorveglianza lo hanno rintracciato all'interno e accompagnato fuori dove lo stavano aspettando. Ecco perché dico che è stato consegnato».
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Suo papà in commissariato ha incrociato gli agenti della sicurezza e ha dato in escandescenze ...
«Mio padre è malato, molto malato e ha appena perso un figlio. Non ero dentro il commissariato, ma siamo carichi di rabbia. Mio fratello era nel fiore degli anni, era sereno, felice. Pronto a vivere la sua vita e invece ora non c'è più. Era anche in un momento di cambiamento».