ARIDANGHETE! IN VISTA DELLE ELEZIONI AMERICANE, LORY DEL SANTO RICICCIA IL SOLITO VECCHIO ANEDDOTO DELL’INCONTRO CON TRUMP IN ASCENSORE: “LO INCROCIAI ALLA TRUMP TOWER, MI CHIESE SE VOLEVO ENTRARE NEL SUO ATTICO PER VEDERE LA VISTA, MA RIFIUTAI” – “CHIESE IL MIO NUMERO DI TELEFONO E TEMPO CI REINCONTRAMMO. VOLEVA PORTARMI A CENA” – LA 66ENNE LORY O PERDE COLPI O CAMBIA QUALCHE DETTAGLIO OGNI VOLTA DI PROPOSITO: QUATTRO ANNI FA DISSE CHE A CASA DI TRUMPONE C’ERA ENTRATA, E... - VIDEO
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LORY DEL SANTO E L’ANEDDOTO DI TRUMP RACCONTATO QUATTRO ANNI FA A “UN GIORNO DA PECORA”: “UNA VOLTA VADO IN ASCENSORE E ENTRA DONALD. IO SONO ANDATA IN CONFUSIONE E MI SONO DIMENTICATA DI PREMERE IL BOTTONE PER ARRIVARE AL MIO APPARTAMENTO. LUI MI HA ANTICIPATO E HA PREMUTO QUELLO PER ANDARE A CASA SUA. MI HA CHIESTO SE VOLEVO VISITARLA, IO HO ACCETTATO E…”
LORY DEL SANTO: TRUMP? MI VOLEVA PORTARE A CENA E FARMI VEDERE LA VISTA DAL SUO ATTICO, CI SCAMBIAMMO I NUMERI MA POI…(VIDEO)
Da “Un giorno da Pecora – Radio1”
Lory Del Santo e la possibile love story col candidato alla presidenza USA Donald Trump. Ospite di Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, in diretta da Miami per ‘commentare’ il rush finale della campagna elettorale, la showgirl ha raccontato l’incontro col tycoon di tanti anni fa e la ‘sliding doors’ che ha vissuto.
“All’epoca mi affascinava molto l’idea di conoscere un uomo molto ricco e una volta, alle Trump Tower di New York, dove mi trovavo per vedere un mio amico che mi stava ospitando, incrociai l’ex presidente”. Dove? “In ascensore”. Ci dica di più. “Stavo salendo ma quando lo vidi rimasi così spiazzata che mi dimenticai che sarei dovuta andare al trentatreesimo piano, dove viveva il mio amico. Rimasi quasi bloccata e non feci nulla”.
Così però lascio’ a Trump il ‘compito’ di premere il pulsante per piano desiderato. “Sì, e lui spinse quello per andare all’ultimo piano, nel suo appartamento. Vedendo che non me ne andavo, prima di scendere, mi disse ‘mi stai seguendo?’ Io gli risposi di no”. E lui? “Mi disse ‘visto che è qui vuole entrare per vedere la vista?’ Io però non entrai e ci limitammo a parlare del più o meno. Dopo di che, me ne andai”.
Quindi Trump non ci provo’. “Assolutamente no, è un gentiluomo. Poi però ci siamo anche reincontrati”. In che modo? “Lui chiese il mio numero di telefono e, tempo dopo, mi chiamo’”. Ci racconti. “Ero a casa di una persona che stava ristrutturando il suo appartamento, davo una mano a riordinare, a pulire e a fare questo tipo di cose. Lui mi chiama e mi chiede dove sto. Saputo del posto, mi dice ‘sono qui vicino, dietro l’angolo. Se ti va di passo a trovare’”.
Lo fece? “Sì, salì e si trovò davanti gli operai, che quando lo videro lo scambiarono per mio marito e gli chiesero se gli piaceva il lavoro che stavano facendo”. Morale: come finì? “Lui era interessato a me, mi voleva portare a cena. Mi diede il suo numero ma poi io tornai in Italia e non lo richiamai. Ormai – ha concluso la Del Santo – quel numero lo avrà pure cambiato, saranno passati trent’anni da quell’incontro…