ARRIVA UNA BRUTTA TEGOLA GIUDIZIARIA SU ITA AIRWAYS (E SU LUFTHANSA) – PER IL TRIBUNALE DEL LAVORO CI FU UNA CESSIONE DI RAMO D’AZIENDA TRA LA VECCHIA ALITALIA E LA NUOVA COMPAGNIA. PER QUESTO IL GIUDICE HA STABILITO IL REINTEGRO DI 77 DIPENDENTI DIPENDENTI MESSI ALLA PORTA E IL PAGAMENTO DI UN ANNO E MEZZO DI STIPENDI – ORA GRAN PARTE DEI 3.400 ESUBERI POTREBBE FARE CAUSA – UN PROBLEMA CHE PUO’ IMPENSIERIRE NON POCO ANCHE I TEDESCHI CHE SONO ENTRATI NELLA PROPRIETÀ DI ITA...
-Estratto dell'articolo di Michelangelo Colombo e Carlo Terzano per www.startmag.it
Svelato il contratto segreto fra Ita e commissari Alitalia siglato nell’autunno del 2021 (documento che la nuova compagnia si è sempre rifiutata di rendere pubblico nonostante sia e resti, fino all’intervento di Lufthansa, una compagnia a intero capitale pubblico), che secondo i dipendenti della ormai ex compagnia di bandiera ha lasciato in mezzo alla strada oltre 4000 famiglie.
Per il Tribunale del Lavoro di Roma, che ha depositato oggi il dispositivo (per le motivazioni occorrerà attendere un massimo di due mesi) i ricorrenti sono riusciti a dimostrare la cessione di ramo d’azienda: la nuova compagnia aerea viene perciò condannata al reintegro di 77 dipendenti della vecchia Alitalia – difesi dagli avvocati Pier Luigi Panici e Carlo Guglielmi – , per lo più assistenti di volo.
Il giudice del Lavoro di Roma Claudio Cottatellucci ha accolto dunque la tesi dei 77 ex dipendenti ex Alitalia non riassunti da Ita e ha “accertato la sussistenza del trasferimento di ramo d’azienda tra Alitalia e Italia Trasporto Aereo verificatosi in attuazione del ‘contratto di cessione del complesso di beni e contratti’ concluso tra le parti in data 14 ottobre 2021”.
Il tribunale capitolino “dichiara per l’effetto il diritto dei ricorrenti alla prosecuzione del rapporto di lavoro alle dipendenze della società Italia Trasporto Aereo s.p.a. – ITA con decorrenza dal 15 ottobre 2021”, ovvero dalla partenza del nuovo soggetto. Non solo, perché il giudice del Lavoro “condanna la società convenuta al pagamento ai ricorrenti delle retribuzioni maturate dalla decorrenza| sempre del 15 ottobre”, quindi ITA dovrà ai ricorrenti un anno e mezzo di stipendi arretrati.
Negli ultimi mesi, riporta il Manifesto, almeno altri cinque giudici hanno accettato di imporre a Ita Airways di produrre in dibattimento il contratto.
Finora sono stati più di 1.100 gli ex dipendenti di Alitalia a portare in aula di giustizia la nuova compagnia per chiedere il reintegro ex art 2112 del Codice Civile (“Mantenimento dei diritti dei lavoratori in caso di trasferimento d’azienda”): dato che il passaggio concordato coi sindacati aveva comportato 3.400 esuberi per permettere a Ita di debuttare nella forma “startup”, è facile che questa sentenza faccia da apripista a un fiorire di cause collettive che, laddove venissero accolte, significherebbero per il nuovo soggetto un aggravio dei costi di decine e decine di milioni di euro. Un problema che potrebbe impensierire anche Lufthansa. […]