ATTENZIONE, C'È UN BIDELLO PORCELLO! - IN UNA SCUOLA IN PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA UNA BAMBINA DI SETTE ANNI SOSTIENE DI ESSERE STATA ABUSATA DAL BIDELLO - L'UOMO L'AVREBBE PRIMA BACIATA E POI INFILATO LE MANI NELLE PARTI INTIME MENTRE ERANO DA SOLI NELLA STANZA DELLE FOTOCOPIE, DOVE L'ALUNNA ERA STATA MANDATA DALLA MAESTRA - IL BIDELLO È ORA AGLI ARRESTI DOMICILIARI...
-Estratto dell’articolo di Bruno Palermo per "Il Messaggero"
L'accusa è pesantissima: violenza sessuale aggravata nei confronti di una bambina di sette anni. Di questo è accusato un collaboratore scolastico sessantenne originario della provincia di Reggio Calabria e che da ieri si trova agli arresti domiciliari.
Nella giornata di ieri l'uomo è stato destinatario di una ordinanza di applicazione di misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Tribunale di Palmi su richiesta dalla locale Procura della Repubblica, diretta dal procuratore Emanuele Crescenti.
Il collaboratore scolastico è accusato di violenza sessuale aggravata poiché, «nella qualità di collaboratore scolastico presso un Istituto Comprensivo Statale, - si legge in una nota dei Carabinieri - abusando della predetta autorità nonché delle condizioni di inferiorità fisica e psichica di una minore, costringeva la stessa a subire atti sessuali, avendola prima baciata e poi infilatole le mani nelle parti genitali».
L'episodio è accaduto in una scuola del Reggino e la denuncia è stata presentata dalla famiglia della bambina ai carabinieri di Cinquefrondi. L'immediata attivazione del«codice rosso», applicato d'intesa e con il coordinamento della Procura di Palmi, ha permesso ai militari dell'Arma di eseguire gli accertamenti necessari in pochi giorni. [...]
«Il collaboratore scolastico, avendo notato la ragazzina raggiungerlo all'interno di una stanza per effettuare una fotocopia in seguito alla richiesta di una sua insegnante, approfittando del fatto che si trovassero da soli, le avrebbe dapprima fatto un complimento, per poi baciarla sulle guance e toccarle, infine, le parti intime».
Sembra che tornata in classe la bambina non ne abbia parlato né con gli insegnanti, né con i compagni di scuola, ma sarebbe riuscita a raccontare tutto alla sua mamma, spiegando i dettagli di quanto accaduto. Da qui il provvedimento di misura cautelare agli arresti domiciliari per il collaboratore scolastico scattata in pochissimo tempo proprio in virtù del cosiddetto "codice rosso". [...]
Nei prossimi giorni, con tutta probabilità, saranno sentite le insegnanti e gli altri collaboratori scolastici dell'Istituto nel quale sarebbe avvenuta la violenza e non è escluso che possano essere sentite anche altre bambine e bambini, sempre ovviamente in "ambiente protetto". [...]