SUGLI ATTI DI NASCITA DEI BIMBI CON DUE MADRI, OGNI GIORNO QUALCUNO SI SVEGLIA E FA COME JE PARE - IL TRIBUNALE DI PADOVA HA DECISO CHE GLI ATTI DI NASCITA DEI BIMBI CON DUE MADRI NON SI POSSONO CANCELLARE: IL GIUDICE HA DICHIARATO INAMMISSIBILI GLI OLTRE TRENTA RICORSI CON I QUALI LA PROCURA UN ANNO FA AVEVA CHIESTO DI TOGLIERE LA SECONDA MAMMA DAI CERTIFICATI DI 37 BAMBINI – IN MANCANZA DI UNA LEGGE, C'E' IL CAOS...
-Estratto dell’articolo di Elena Tebano per il "Corriere della Sera"
Gli atti di nascita dei bimbi con due madri non si possono cancellare. Lo ha deciso il Tribunale di Padova che ha dichiarato inammissibili gli oltre trenta ricorsi con i quali la Procura cittadina un anno fa aveva chiesto di togliere la seconda mamma (la cosiddetta «madre intenzionale») dagli atti di nascita di 37 bambini e bambine, alcuni dei quali avevano già sei anni.
Il sindaco di Padova Sergio Giordani aveva iniziato a trascriverli, cioè a registrarli all’anagrafe, nel 2018. Ma la Procura di Padova ha depositato i ricorsi solo a marzo 2023, dopo una circolare del Ministero dell’Interno che chiedeva ai prefetti di impedire il riconoscimento delle famiglie omogenitoriali da parte dei Comuni. […]
Altre Procure, tra cui quelle di Milano, Bergamo e Lucca, hanno fatto la stessa richiesta.
Ora il Tribunale di Padova impone un netto stop alla Procura cittadina, che però già a novembre aveva in parte cambiato idea, ipotizzando una violazione dei diritti delle madri e dei loro figli e chiedendo al Tribunale di rimandare gli atti alla Corte costituzionale.
[…] A giugno il Tribunale di Milano aveva preso una decisione simile, poi ribaltata dalla Corte di Appello a febbraio. A Brescia nello stesso periodo la Corte di Appello ha deciso invece — come a Padova — che gli atti sono validi.
Ci sono così tanti giudizi diversi sulla stessa questione perché in Italia manca una legge nazionale per riconoscere i figli delle coppie dello stesso sesso e in particolare delle coppie di donne, anche se la Corte costituzionale chiede di approvarla dal 2021 perché questo vuoto «viola i diritti incomprimibili dei minori». Nel frattempo i cittadini si rivolgono ai Tribunali per tutelare i loro diritti fondamentali quando la legge non lo fa e i giudici sono obbligati a pronunciarsi. […]