AVRAMOPOULOS DEVE SPIEGARCI QUALCOSA: HA INCONTRATO ALMENO NOVE COMMISSARI EUROPEI DURANTE IL SUO PERIODO DI ATTIVITÀ (RETRIBUITA) PER L'ONG FIGHT IMPUNITY DI ANTONIO PANZERI E GLI INCONTRI SONO AVVENUTI TUTTI ALL'INTERNO DEL PALAZZO BERLAYMONT - UN DETTAGLIO NON DA POCO, VISTO CHE UNA DELLE CONDIZIONI POSTE AL POLITICO GRECO PREVEDEVA IL DIVIETO DI FARE ATTIVITÀ DI LOBBYING NEI CONFRONTI DEGLI ATTUALI MEMBRI DELLA COMMISSIONE VON DER LEYEN - LUI SI E’ DIFESO: “BREVI VISITE DI CORTESIA”

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Ma.Bre. per “la Stampa”

 

DIMITRIS AVRAMOPOULOS CON L AMBASCIATORE DEL QATAR

Dimitris Avramopoulos ha incontrato almeno nove commissari europei durante il suo periodo di attività (retribuita) per l'Ong Fight Impunity di Antonio Panzeri e gli incontri sono avvenuti tutti all'interno del Palazzo Berlaymont.

 

Si tratta di un dettaglio non di poco conto, visto che una delle condizioni poste al politico greco prevedeva il divieto di fare attività di lobbying nei confronti degli attuali membri del collegio guidato da Ursula von der Leyen. Per questo è subito scattata un'inchiesta interna: tutti i gabinetti dei commissari hanno ricevuto ieri mattina una comunicazione «urgente», nella quale si chiedeva di rendere noti a stretto giro tutti gli incontri avuti con Avramopoulos nel periodo dal 3 febbraio al 1 dicembre 2021 e di indicare i temi discussi. Non solo: i vertici dell'esecutivo Ue hanno scritto allo stesso Avramopoulos, che ora dovrà fornire «ulteriori informazioni su come ha rispettato le condizioni relative alla sua attività».

 

ABDERRAHIM ATMOUN - FRANCESCO GIORGI - ANTONIO PANZERI

Avramopoulos ha incontrato nove commissari, tra cui i due vice-presidenti esecutivi Frans Timmermans e Margrethe Vestager, oltre ai vicepresidenti Vera Jourova, Maros Sefcovic e Margaritis Schinas. Tutti gli incontri sono avvenuti prima del 30 novembre 2021, termine entro il quale scadeva il periodo di due anni durante i quali un ex commissario è tenuto a rispettare determinate condizioni.

 

Dalle prime spiegazioni ricevute dai commissari, il portavoce della Commissione ha detto che si è trattato di «brevi visite di cortesia» e che «in nessuno di questi incontri, da quanto ci risulta, stava rappresentando l'Ong per la quale aveva richiesto l'autorizzazione (Fight Impunity, ndr) né che siano state discusse questioni del genere».

avramopoulos

 

Lunedì il portavoce della Commissione aveva annunciato l'avvio delle «verifiche interne», aggiungendo: «Contatteremo il signor Avramopoulos qualora vi fossero indicazioni che non abbia rispettato le condizioni stabilite nell'autorizzazione concessagli». Ieri l'ex commissario è stato contattato e ora dovrà fornire una serie di chiarimenti sui suoi incontri al Palazzo Berlaymont e «anche su come ha rappresentato» l'associazione di Panzeri, dalla quale ha ricevuto un compenso di sessantamila euro.

 

Avramopoulos, che non figura nell'inchiesta della magistratura sul Qatargate, ha confermato di aver ricevuto una remunerazione, ma ha assicurato di non aver avuto ruoli esecutivi all'interno di "Fight Impunity". Il greco ha invece denunciato un complotto italiano nei suoi confronti: secondo l'ex commissario, le notizie sulla sua partecipazione all'Ong di Panzeri (da lui confermate) sarebbero solo un modo per ostacolare la sua candidatura a inviato Ue per i Paesi del Golfo, in modo da favorire quella di Luigi Di Maio.

PIER ANTONIO PANZERI Abderrahim Atmoun
DIMITRIS AVRAMOPOULOS