AVVISATE LA RAGGI: L'APP PER TROVARE POSTO AL MARE FA GIÀ CILECCA – NELLE SPIAGGE LIBERE DI OSTIA LE PERSONE SOTTO AL SOLE SEMBRANO MOLTE DI PIÙ DI QUELLE SEGNALATE SUL CELLULARE. UN SOLO ADDETTO AI CONTROLLI D'ACCESSO: FACILE AGGIRARLO - I VIGILI PERÒ CONTROLLANO LE DISTANZE MINIME…
-Federica Angeli per “la Repubblica - Edizione Roma”
Sono le 11 del mattino e il cielo sembra ancora incerto. Le nuvole coprono e scoprono il sole, ma certo, freddo non fa. Ventiquattro gradi segna il termometro. La giornata è lunga e di ore in casa ne abbiamo trascorse fin troppe.
È la festa della Repubblica e, seppur non brilliamo di originalità, decidiamo di trascorrere il nostro 2 giugno al mare a Ostia. Prima di muoverci, come raccomandano da tempo le istituzioni, verifichiamo quante altre persone hanno avuto la nostra stessa idea.
Consultiamo la famosa app Seapass - quella che indica la mappa dell' affollamento delle spiagge libere - e in un clic sappiamo, in tempo reale, cosa scegliere.
«Affluenza spiagge libere Live» lampeggia in alto; in basso il senso didascalizzato dell' app: «Per vivere in sicurezza e tranquillità il mare di Roma. Evita file inutili, vivi la spiaggia senza stress e scopri tutto quello che offre il litorale romano » . Le alternative sono tre: Ostia levante, centro e ponente.
Optiamo per il centro, dovesse il tempo virare su nuvole e vento invece che sole, ci si può sempre allungare verso la piazza centrale, piazza Anco Marzio, e consolarsi con un krapfen.
Il ventaglio di arenili a entrata libera, dell' area centro, è sull' arancione tendente al rosso, ovvero l' affollamento è attorno al 40 percento in media: la " Spiaggia Blu B" è piena al 32%, quella " Animali da compagnia" al 58% e la " Senape" è addirittura già piena alle 11.
Scegliamo " Il Curvone" che su 564 posti - tanta è la capienza dell' arenile su cui svetta il chiosco bar di Gabriella Balini, cugina di Mauro, il patron del porto a cui hanno ormai confiscato tutto il patrimonio - ne ha oltre 100 liberi. Il lido affaccia su piazzale Magellano e siamo sicuri di non avere noie nel trovare parcheggio.
Alle 12.14, approdiamo al " Curvone" di Ostia. Siamo in 5, due adulti e tre ragazzi: la app Seapass segna tra le "presenze attuali" di bagnanti 445. Nessun timore quindi, c' è ancora tanto posto.
Dopo aver parcheggiato, il colpo d' occhio alla spiaggia disorienta.
Le persone sotto al sole sembrano molte di più di quelle segnalate sul cellulare. Illusioni ottiche da post lockdown e abitudine al deserto, diciamo a noi stessi.
I cartelli indicano da dove entrare ma, volendo, basta scavalcare un muretto e sistemarsi alle spalle dei bagni chimici, bypassando così il controllo dell' addetto alla app. L' uomo- app indossa una anonima maglia celeste ed è impossibile intuire che sia lui a tenere il conto e l' aggiornamento di Seapass.
Ligi alle regole, non scavalchiamo il muretto. Una coppia di giovani sta raccontando alla comitiva di amici che, mezz' ora prima, una pattuglia di vigili ha distanziato due gruppi, metro alla mano, perché troppo vicini sul bagnasciuga.
Il tempo di chiedere il costo di un lettino e " l' uomo app" è sparito dalla torretta dei bagnini. Chiediamo quindi a un dipendente della spiaggia libera cosa fare visto che il posto sulla spiaggia ci sembra ormai esaurito anche se la app indicava che c' era spazio per altri 100. « Il posto ve lo trovo lo stesso, ma voi non dovete dare retta alla app - ci spiega - Ieri a quest' ora dava zero se ti collegavi e ce ne saranno stati 100. È chiaro che una persona sola non può aggiornare la app e dare il numero esatto quello che appare sull' applicazione è un numero approssimativo, un forfait». Più che un forfait ha il sapore del bluff. Meglio non rischiare di essere mandati via dai vigili che, senza sosta, controllano da nord a sud il litorale per far rispettare distanze ed evitare assembramenti.
E così termina la storia di un 2 giugno su una spiaggia libera di Ostia con famiglia.