I BALNEARI LA SMETTANO DI PIANGERE MISERIA - LE VACANZE AL MARE GENERANO UN INDOTTO PARI A 64,6 MILIARDI OGNI ANNO. SE SI CONSIDERA ANCHE LA FILIERA, LA CIFRA SALE A 178,3 MILIARDI (CIOÈ IL 10,2% DEL PIL) - SONO OLTRE UN MILIONE LE PERSONE OCCUPATE IN QUESTO SETTORE, 227 MILA LE IMPRESE - PER OGNI EURO SPESO AL MARE, SE NE ATTIVANO ALTRI 1,8 NEL RESTO DELL'ECONOMIA -  CRESCONO GLI ADDETTI, CON UN AUMENTO OCCUPAZIONALE DEL 6,6%...

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(ANSA) - ROMA, 10 LUG - Con 227.975 imprese e 1.040.172 di occupati, l'economia del mare in Italia genera un valore aggiunto diretto pari a 64,6 miliardi di euro, che, se consideriamo il valore attivato nel resto dell'economia, raggiunge i 178,3 miliardi di euro, pari al 10,2% del Pil nazionale. Un settore in netta crescita in ogni suo aspetto.

 

Cresce il valore aggiunto diretto con un +15,1%, pari a due volte la crescita media italiana si ferma al 6,9%. Cresce il valore aggiunto complessivo di quasi un punto percentuale rispetto a quanto rilevato dall'XI Rapporto del 2023. Cresce il moltiplicatore, pari quest'anno a 1,8, a fronte dell'1,7% della scorsa rilevazione.

 

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Ossia per ogni euro speso nei settori direttamente afferenti alla filiera mare se ne attivano altri 1,8 nel resto dell'economia. Crescono gli addetti, con un aumento occupazionale del 6,6%, pari a quasi quattro volte quello registrato nel Paese (1,7%). Rimane, invece, stabile il numero delle imprese.

 

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È quanto emerge dal XII rapporto Nazionale sull'Economia del Mare a cura di Osservatorio Nazionale sull'Economia del Mare Ossermare, Centro Studi Tagliacarne - Unioncamere, Informare, Camera di commercio Frosinone Latina e Blue Forum Italia Network, presentato questa mattina a Roma presso la Sala Longhi di Unioncamere alla presenza del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e del Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci.

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