BERLUSCONI SCRISSE IL SUO PRIMO TESTAMENTO, A OTTOBRE 2006, DOPO ALCUNI PROBLEMI CARDIACI - LA DECISIONE DI LASCIARE LA PARTE DI PATRIMONIO DISPONIBILE A MARINA E PIER SILVIO, LASCIANDO AI FIGLI DI SECONDO LETTO SOLO LE QUOTE DI LEGITTIMA, POTREBBE ESSERE STATA INFLUENZATA DAI RAPPORTI LOGORATI CON VERONICA LARIO - POCHI MESI DOPO, INFATTI, A GENNAIO 2007 L’EX MOGLIE SCRISSE LA LETTERA A "REPUBBLICA" IN CUI CHIEDE “LE PUBBLICHE SCUSE” PER I COMPORTAMENTI GALANTI DEL MARITO E IN CUI CITA RIPETUTAMENTE I FIGLI DEI DUE MATRIMONI E SI DEFINISCE LA “METÀ DI NIENTE”…
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Estratto dell’articolo di Raffaele Ricciardi per “la Repubblica”
Ottobre 2006. Silvio Berlusconi sta chiamando alla mobilitazione contro la manovra del governo Prodi, la cui Unione ad aprile l’ha battuto alle urne. Le sue aziende e la famiglia sono toccate dalle vicende giudiziarie del processo Mediaset e i fari sono puntati sui figli Marina e Pier Silvio, non ancora archiviati a quell’epoca. Il nome caldo è David Mills, la questione del momento la compravendita della sua testimonianza per 600mila dollari nei processi All Iberian e sulle tangenti alla Gdf.
E in quei giorni arrivano anche alcune preoccupazioni di salute, non al menisco, operato dal professore dei calciatori Martens, ma al cuore. Nessuno sa niente, fin quando a novembre un malore in pubblico a Montecatini Terme lo tradisce. Un’aritmia al cuore che curerà a dicembre negli Stati Uniti. Ed è forse questo primo acciacco che a ottobre di quell’anno lo porta a prendere carta e penna e scrivere il primo dei tre testamenti, emersi ieri da due atti registrati dal notaio Arrigo Roveda. E’ vergato «in un foglio da blocco note, di colore giallo paglierino» con l’intestazione verde “VILLA S.MARTINO”. Undici righe d’inchiostro nero: «Lascio la disponibile in parti eguali ai miei figli Marina e Pier Silvio. Lascio tutto il resto in parti uguali ai miei cinque figli Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi ».
E’ l’indicazione più forte della sua volontà: la parte di patrimonio di cui il Cavaliere può disporre va ai figli con presenza operativa nelle società (Pier Silvio in Mediaset, Marina in Mondadori e Fininvest). Il resto, la legittima, diviso tra tutti, compresi i figli di Veronica Lario. Che è in quei mesi al suo fianco, ma con la quale il rapporto è ormai lacero. Una distinzione testamentaria tra i figli di primo e secondo letto, di cui forse Veronica viene a sapere e che probabilmente contribuisce al primo e clamoroso attacco pubblico al marito.
A gennaio 2007 l’ex moglie scrive la famosa lettera indirizzata a Repubblica in cui chiede “le pubbliche scuse” per i comportamenti galanti del marito e in cui cita ripetutamente i figli dei due matrimoni e si definisce la «metà di niente». Va cercata in quei mesi la motivazione del primo testamento, che lascia i beni in comunione, come una casa condivisa tra i figli, dove però i primi pesano di più. […]