BICI CHE VANNO A ROUBAIX - NEI DINTORNI DI LILLE HANNO FOTTUTO 20 BICICLETTE A GANNA E AI PISTARD AZZURRI IMPEGNATI NEI MONDIALI DI CICLISMO: UN BOTTINO DA QUASI 400 MILA EURO E DAL VALORE SIMBOLICO VISTO CHE ERANO QUELLE DEL QUARTETTO DELL’INSEGUIMENTO CAMPIONE OLIMPICO E MONDIALE - SI TRATTA IN PREVALENZA DI TELAI COMPLETI DEL COSTOSISSIMO “BOLIDE” PRODOTTO SU MISURA DALLA PINARELLO NELLA SPECIALE VERSIONE DORATA: IMPOSSIBILI DA RIUTILIZZARE, POTREBBERO FINIRE A UN COLLEZIONISTA...
-Marco Bonarrigo per www.corriere.it
La notizia è che nella notte tra venerdì e sabato — nel parcheggio di uno dei due alberghi nei dintorni di Lille che ospitano la «bolla» delle nazionali che partecipano ai Mondiali su pista di Roubaix — i soliti ignoti hanno rubato venti biciclette appartenenti ai pistard azzurri.
Invece di essere custodite in una stanza protetta, le bici erano stivate in un furgone (che è stato scassinato da professionisti) pronte per essere riportate in Italia in mattinata: il capo delegazione azzurro Roberto Amadio ha spiegato che il parcheggio dell’albergo era «custodito e protetto» e offriva quindi massime garanzie di sicurezza.
I modelli spariti appartenevano ai velocisti e - soprattutto - agli specialisti dell’inseguimento che hanno terminato venerdì le loro prove: si tratta quindi in prevalenza di telai completi del costosissimo «Bolide» prodotto su misura dalla Pinarello nella speciale versione dorata che festeggia il titolo olimpico conquistato a Tokyo dal quartetto azzurro composto da Ganna, Milan, Consonni e Lamon.
Una bici (il solo Ganna ne ha a disposizione tre, le caratteristiche sono raccontate in questo articolo di Corriere Innovazione) che arriva a costare ventimila euro nell’assetto da gara. I furti di bici su commissione non sono rari, ma riguardano quasi esclusivamente modelli da corsa in linea su strada e più raramente da cronometro.
A chi può essere rivenduto un «Bolide» da pista senza freni e senza cambio, praticamente impossibile da guidare per un non specialista che non sarebbe nemmeno in grado di far girare i pedali? A un collezionista, ad esempio, che lo terrà esposto/nascosto in casa come un’opera d’arte.
Il mercato delle bici speciali trafugate è di nicchia ma attivo con committenti soprattutto nell’est europeo. Per proteggere le bici esistono speciali «tag» sul telaio e a volte rilevatori satellitari inseriti nei tubi ma questo non dovrebbe essere il caso delle Pinarello trafugate alla nostra nazionale. Possibilità di ritrovamento? L’unica è che i ladri (di certo professionisti) si rendano conto che i telai sono troppi e troppo speciali per essere rivenduti e decidano di abbandonarli per evitare guai.