IL BIS DI URSULA È SEMPRE MENO PROBABILE – L’INCHIESTA DELLA PROCURA EUROPEA SUL COSIDDETTO “PFIZERGATE” È UNA MICCIA ACCESA SOTTO IL SEDERE DELLA VON DER LEYEN: L’ACCUSA DI “INTERFERENZA NELLE FUNZIONI PUBBLICHE, DISTRUZIONE DI SMS, CORRUZIONE E CONFLITTO DI INTERESSI” POTREBBE ESSERE FATALE ALLA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE UE, DETESTATA DAI POPOLARI PER IL SUO SPOSTAMENTO A DESTRA (ORMAI FA COPPIA FISSA CON GIORGIA MELONI) – “IL GIORNALE” LA BUTTA SUL COMPLOTTO: “GIUSTIZIA A OROLOGERIA"

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1. VON DER LEYEN E I VACCINI COVID, ORA INDAGA LA PROCURA EUROPEA

Estratto dell’articolo di Francesca Basso per il “Corriere della Sera”

 

ursula von der leyen

A due mesi dalle elezioni europee si riaccendono i riflettori sul Pfizergate, che ha al centro i messaggi scambiati tra la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e l’amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla, durante i negoziati per gli acquisti dei vaccini in piena pandemia: un accordo da circa 20 miliardi di euro, che ha fatto del siero Pfizer-BioNTech il più distribuito nell’Unione […].

 

La procura europea Eppo, che persegue i reati che ledono gli interessi finanziari dell’Ue, nell’ottobre del 2022 aveva annunciato un’inchiesta sugli approvvigionamenti dei vaccini anti-Covid da parte dell’Ue e ora […] ha preso il posto della procura belga nelle indagini su von der Leyen per «interferenza nelle funzioni pubbliche, distruzione di sms, corruzione e conflitto di interessi».

 

vaccino a ursula von der leyen

[…]  Politico spiega che l’Eppo «sta indagando su presunti reati penali» ma «nessuno è stato ancora accusato in relazione al caso». Le autorità giudiziarie belghe di Liegi avevano avviato un’inchiesta all’inizio del 2023, dopo una denuncia penale presentata dal lobbista locale Frédéric Baldan. In un secondo tempo si sono unite Ungheria e Polonia, sempre critiche nei confronti di Bruxelles, ma dopo il cambio politico a Varsavia, il governo Tusk ha fatto sapere che ritirerà la denuncia.

 

Il primo a sollevare il caso era stato il New York Times, che aveva parlato della «diplomazia personale» di von der Leyen a proposito del terzo contratto con Pfizer-BioNTech, siglato il 20 maggio 2021, che prevedeva 1,8 miliardi di dosi da consegnare tra la fine del 2021 e il 2023.

Vaccini

 

Il Nyt aveva fatto riferimento a «messaggi e telefonate con Albert Bourla» scambiati «per un mese» e che la Commissione non ha mai reso pubblici. Così il 25 gennaio 2023 il New York Times ha citato davanti alla Corte di giustizia dell’Ue la presidente della Commissione per la mancata pubblicazione dei messaggi.

 

Già un anno prima, nel gennaio 2022, il mediatore europeo Emily O’Reilly aveva condotto un’indagine che aveva rilevato una cattiva amministrazione nei tentativi della Commissione di recuperare per prima i messaggi di testo, in seguito a una richiesta di accesso pubblico da parte di una giornalista di netzpolitik.org.

 

Pfizer

All’epoca la vicepresidente della Commissione Vera Jourova, con delega ai Valori e alla Trasparenza, aveva dichiarato che i messaggi potrebbero essere stati cancellati, per via della loro «natura di comunicazioni di breve durata».

 

Il contratto con Pfizer-BioNTech è stato rinegoziato a maggio di un anno fa. Secondo un’inchiesta di Politico , al dicembre scorso i Paesi Ue hanno gettato circa 215 milioni di dosi per un valore di 4 miliardi di euro. Il successo della campagna vaccinale Ue rischia ora di ritorcersi contro von der Leyen proprio nel momento in cui corre per la riconferma alla guida della Commissione.

 

2. LA GIUSTIZIA UE COLPISCE SOTTO LE URNE INDAGANO SU URSULA PER IL COVID

Estratto dell’articolo di Stefano Zurlo per “il Giornale”

 

ursula von der leyen

[…] Von der Leyen punta alla riconferma e allora, sarà un caso, ecco che spunta la notizia che potrebbe metterla in imbarazzo. O peggio, se dovesse arrivare qualcosa di più preciso, costringerla addirittura a gettare la spugna: Politico, il sito con sede a Bruxelles sempre ben informato, fa sapere che la Procura europea indaga proprio sulla presidente uscente che vorrebbe bissare il proprio mandato.

 

Curioso, c’era stata a inizio del 2023 la denuncia di un lobbista locale, tale Frederic Baldan. A quel punto si era messa in moto la magistratura di Liegi. Oggi si scopre che la pratica è passata alla Procura europea, l’Eppo, e sopratutto si viene a sapere che von der Leyen è indagata per una sfilza di reati: distruzione di sms, corruzione, conflitto di interessi, interferenza nelle funzioni pubbliche. Insomma, la trama si sarebbe dispiegata ben oltre l’esposto di partenza, anche se è nebbia fitta sui diversi episodi che comporrebbero il mosaico di una storia ancora oscura.

ursula von der leyen alla prima della scala 2022 2

 

E però si può osservare che migliaia e migliaia di dosi, del valore di 4 miliardi di euro, non sono stati utilizzate. E però il punto è un altro: dopo un anno e passa, l’indagine arriva sulla rampa di lancio giusto in tempo per tagliare la strada alla presidente che dovrebbe essere riconfermata, con un parlamento che potrebbe virare a destra.

 

Von der Leyen appartiene ai popolari e si discute su possibili variazioni all’alleanza fra popolari e socialisti che di fatto è il perno del potere europeo. Le formule politiche vanno e vengono, si vedrà, ma quel che si intravede all’orizzonte è la giustizia a orologeria o qualcosa che le assomiglia, qualcosa - fra vero, verosimile e percepito - con cui l’Italia convive da molti anni. […]

 

3. VACCINI, VON DER LEYEN NEI GUAI. MELONI DEVE PENSARE AL PIANO B

Francesca De Benedetti per www.editorialedomani.it

 

[…] La mancata trasparenza della Commissione Ue nella gestione degli acquisti dei vaccini è uno scandalo sotto il sole: lo si poteva intuire da tempo, e ora fa politicamente gola agli strattonatori della presidente.

giorgia meloni ursula von der leyen

 

A cosa servono le gite in compagnia, gli abbracci e i baci ostentati, in giro per l’Italia da Nord a Sud, da Forlì alla Sicilia?, si starà chiedendo Meloni, mentre von der Leyen vacilla. Infatti, dopo l’ultimo Consiglio europeo, la premier confabulava vis-à-vis con Macron sul da farsi. Chi ha seguito lo scandalo – noto come “scandalo Pfizer” o “scandalo degli sms” – sa che il dossier scotta da tempo, e si sarà domandato come mai dalle parti della Procura europea – che aveva preso in carico il caso – tutto tacesse.

 

[…]

L’indagine in corso è per «ingerenza nelle pubbliche funzioni, distruzione di sms, corruzione e conflitto di interesse».

 

IL BOOMERANG DEGLI SMS

I fatti risalgono alla pandemia, quando la Commissione ha negoziato a livello europeo l’acquisto di vaccini. L’operazione è stata da subito caratterizzata da un alto grado di opacità, e mentre Bruxelles osteggiava l’accesso globale ai brevetti, al contempo ha garantito a Pfizer acquisti massicci a prezzi sempre più elevati; dinamiche che sono state prontamente denunciate da eurodeputati e da giornali come Domani.

 

URSULA VON DER LEYEN

Ad aprile di tre anni fa, Matina Stevis-Gridneff del New York Times ha rivelato che all’ultimo contratto con Pfizer si era arrivati attraverso un intenso scambio personale, fatto di contatti telefonici e messaggi, tra la presidente e l’amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla. Già da ministra della Difesa tedesca, quando era stata coinvolta in uno scandalo, von der Leyen si era fatta trovare con i messaggi cancellati. Stavolta a livello europeo, la Commissione non ha fornito traccia degli sms.

 

Come ha riportato a febbraio 2023 in un’intervista a Domani la mediatrice europea Emily O’Reilly, «la Commissione europea non ha mai apertamente ammesso neppure la loro esistenza». O’Reilly ha svolto un’indagine dalla quale ha concluso che «la Commissione è colpevole di malgoverno». Pure la Corte dei conti europea ha sanzionato il modo in cui i negoziati sono stati portati avanti, stigmatizzando anche l’accentramento decisionale da parte della presidente.

 

VON DER LEYEN

Mancava però un tassello chiave: la Procura, che segue la vicenda a livello penale. Com’era prevedibile, con le europee alle porte, cronisti ed eurodeputati bussano alle porte di Eppo.

 

Meloni, che tramite il suo rapporto privilegiato coi Popolari europei poteva vantare di avere il sostegno di von der Leyen, si trova ora davanti a uno scenario capovolto: fino a che punto sarà disposta, la premier, a sostenere la presidente? Le sue dichiarazioni recenti fanno pensare che il tempo della luna di miele si sia già concluso.