BOBO IN OSPEDALE - SERGIO STAINO È IN COMA FARMACOLOGICO IN SEGUITO A UN MALORE – L'82ENNE VIGNETTISTA ED EX DIRETTORE DELL’UNITÀ, RICOVERATO IN RIANIMAZIONE ALL’OSPEDALE TORREGALLI DI FIRENZE, NON SAREBBE IN PERICOLO DI VITA – DA ANNI STAINO È AFFLITTO DA UNA MALATTIA AGLI OCCHI CHE LO HA RESO QUASI CIECO MA NON GLI HA IMPEDITO DI CONTINUARE A LAVORARE...

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Da www.open.online

 

sergio staino

Il vignettista ed ex direttore de L’Unità Sergio Staino è ricoverato in coma farmacologico all’ospedale Torregalli di Firenze. Staino, 82 anni, originario di Piancastagnaio in provincia di Siena ma residente a Scandicci, non sarebbe in pericolo di vita. Staino ha creato il personaggio di Bobo, pubblicato per la prima volta nel 1979 sulla rivista Linus diretta da Oreste Del Buono.

 

Il vignettista è laureato in architettura, titolo che gli ha permesso di insegnare educazione tecnica in diversi licei della provincia di Firenze. Negli anni Ottanta ha collaborato con i quotidiani il Messaggero e l’Unità per poi fondare il proprio settimanale satirico Tango, che nel 1987 è diventato un programma di Rai 3, Teletango.

 

Diventa direttore dell’Unità nel 2016 assieme ad Andrea Romano. Già nel 2017, però rassegna le dimissioni irrevocabili in seguito alla decisione della società, ad aprile, di ridimensionare il personale tagliandolo del 60%. A maggio, però viene nuovamente nominato direttore e mantiene la carica fino alla chiusura della testata il 2 giugno 2017. Da fine 2017 collabora con la Stampa pubblicando lì le proprie vignette, mentre nel 2018 inzia a pubblicare su Avvenire, il sito Tiscali Notizie e il Riformista.

 

bobo sergio staino

Il protagonista della serie a fumetti a molti ricorda Umberto Eco, ma è in realtà ispirato allo stesso Staino. Nelle vignette Bobo commenta eventi di politica nazionale e internazionale e si riferisce spesso alla sinistra del Paese. Nella maggior parte dei casi l’intera scena della vignetta si sviluppa in una sola striscia, ma non sono mancati episodi di più pagine, come fu per i funerali di Enrico Berlinguer.

sergio staino