BOCHICCHIO, IL MISTERO SI INGROSSA! RINVIATO IL PROCESSO AL BROKER DELLE TRUFFE AI VIP PERCHE' MANCA IL CERTIFICATO DI DECESSO – NELLA VICENDA C’E’ UN’ALTRA MORTE MISTERIOSA. NEL 2019 SCOMPARVE PURE LUCA DE LUCIA, PER 8 ANNI SOCIO DI BOCHICCHIO. ERA IN CONTATTO CON GIANLUIGI TORZI E NICOLA SQUILLACE, IL BROKER E L'AVVOCATO COINVOLTI NELLO SCANDALO DELLA VENDITA DELL'IMMOBILE DI SLOANE AVENUE A LONDRA AL VATICANO…

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Alessandro Da Rold per “la Verità”

 

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Tra via Salaria a Roma e l'elegante Wymering Mansion road a Londra ci sono quasi 2.000 chilometri. Ma queste due strade così lontane nascondono una parte dei segreti che circondano la morte di Massimo Bochicchio, il trader che domenica avrebbe perso la vita in un incidente sulla sua Bmw.

 

Il condizionale è d'obbligo perché manca ancora il certificato di morte. Durante l'udienza del processo di ieri il giudice non ha potuto che rinviare tutto al 15 settembre per l'accertamento dell'identità della salma. A meno di colpi di scena il processo penale decadrà, mentre andranno avanti le cause civili: i creditori si rifaranno sui beni sequestrati e sui familiari. Chiedono almeno 250 milioni di euro.

 

IL LUOGO DELL INCIDENTE IN CUI E' MORTO MASSIMO BOCHICCHIO

Non è la prima volta che nel giro di Bochicchio, accusato di aver truffato vip e calciatori per quasi 500 milioni di euro, spuntano morti misteriose. Il 29 ottobre del 2019, infatti, proprio a Londra, in un elegante appartamento di Wymering Mansion al numero 107, tra Notting Hill e Abbey Road, veniva trovato il corpo senza vita di Luca De Lucia. Di chi si tratta? Il suo nome è comparso poco sui giornali.

 

Ma in queste ore è ritornato sulla bocca di chi ha conosciuto il trader di Capua. Nato a Roma nel 1977, De Lucia è stato per quasi 8 anni uno dei soci di Bochicchio nella Tiber Capital, una delle due società insieme alla Kidman con cui sono state gestite (male) e riciclate centinaia di milioni di euro.

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Ieri la Procura di Roma ha aperto un fascicolo sulla morte di Bochicchio. I pm indagano per istigazione al suicidio, fattispecie solo ipotizzata per potere svolgere una serie di accertamenti, tra cui quelli sulla moto. Vengono scandagliati cellulari e tablet per capire i contatti avuti prima di domenica. Le domande sono tante. Nonostante fosse ai domiciliari Bochicchio godeva di 2 ore al giorno di permesso per problemi di salute. In tanti lo avevano visto spesso al bar di San Silvestro o a fare ginnastica a villa Ada.

 

Ma dove stava andando domenica, il giorno prima dell'inizio del processo? Come mai si trovava così lontano da casa? Si è suicidato? Come ha perso il controllo? Qualcuno ha sabotato il mezzo? Di nemici ne aveva tanti, anche perché doveva restituire soldi anche a clienti non ufficiali, semplici evasori o forse esponenti della criminalità organizzata. Sono risposte a cui penseranno gli inquirenti. Il corpo era carbonizzato, irriconoscibile, bruciato come i documenti. Solo tramite la moto si è riusciti a risalire al suo nome. Ora servirà l'esame del Dna.

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«Non si deve strumentalizzare la morte di una persona costruendo un film su qualcosa che non esiste. Siamo in attesa del certificato di morte che arriverà, come da prassi in questo tragici casi, dopo il riconoscimento della salma», dice il difensore del trader, l'avvocato Gianluca Tognozzi. Ma Cesare Placanica, avvocato dell'ex allenatore Antonio Conte (che ha perso 30 milioni di euro con Bochicchio) ha ribadito che «è opportuno fugare ogni dubbio e credo che la Procura voglia disporre tutti gli accertamenti necessari per arrivare a fare assoluta chiarezza su quanto avvenuto ieri mattina».

 

BOCHICCHIO 2

Del resto come su Bochicchio, anche su De Lucia si sono sviluppate non poche dietrologie. La Procura di Milano - che tra il 2020 e il 2021 aveva indagato sulla vicenda perché collegata a quella dei diritti televisivi della Lega Serie A -, aveva approfondito la sua figura. Sono i magistrati milanesi a scoprirne il decesso e a riportarlo nelle loro indagini poi inviate ai colleghi di Roma. Anche perché durante il sequestro di computer e documenti a casa di Bochicchio erano state trovate centinaia di mail e documenti proprio firmati da De Lucia. Su questo giovane direttore operativo non si sa molto altro. La Verità ha provato a contattare alcuni suoi ex colleghi ma nessuno ha risposto alle nostre domande.

 

LUCA DE LUCIA

Su Linkedin è rimasto il suo profilo. Di sicuro nel 2019 era stato De Lucia a gestire i contatti con Gianluigi Torzi e Nicola Squillace, il broker e l'avvocato coinvolti nello scandalo della vendita dell'immobile di Sloane Avenue a Londra al Vaticano. Bochicchio era entrato in contatto con i 2 per alcuni potenziali investimenti, che passavano anche dalla Banca Popolare di Bari ai tempi di Vincenzo De Bustis.

 

Era sempre stato De Lucia a interfacciarsi con loro via mail, tanto da essere definito in una mail di Squillace (datata gennaio 2019) come una delle «risorse» incaricate di gestire le operazioni finanziarie anche con Jp Morgan: 8 mesi dopo sarà trovato morto. Secondo quanto scoperto dalla Verità, la polizia municipale di Londra non avrebbe effettuato sul corpo approfondimenti: il decesso è stato classificato come morte naturale. Ma una fonte anonima, che segue il caso, ci dice che De Lucia «ufficialmente sarebbe morto di malore o di malattia. Ma c'è anche chi in questi anni ha parlato di suicidio per la troppa pressione».

 

GIANLUIGI TORZI

Era infatti stato questo giovane laureato con 110 e lode in economia a permettere a Bochicchio (e al suo socio Sebastiano Zampa) di entrare nel giro del trading e della gestione di patrimoni. La Kidman fu fondata alle Bahamas, nel 1996, con un capitale di appena 5.000 dollari. I pm milanesi coordinati dall'aggiunto Maurizio Romanelli, hanno scoperto su alcune mail del 2012 l'evoluzione della società che avrebbe permesso le operazioni spericolate di Bochicchio.

NICOLA SQUILLACE

 

È De Lucia a risolvere i problemi dei conti correnti con le autorità di controllo. È sempre lui nel 2012 ad aprire un account New Edge (piattaforma di intermediazione ). «Tiber Capital inizierà la sua attività con 8,5 milioni di euro di capitale depositato. Questo denaro arriverà alla Kidman, società che ha come beneficiario effettivo Massimo Bochicchio. Crediamo che nel prossimo futuro il nostro partner Rodolfo Errani depositerà nel gruppo altri 30-40 milioni di euro». Era solo l'inizio entusiasmante di una storia finita in tragedia.

IL LUOGO DELL INCIDENTE IN CUI E' MORTO MASSIMO BOCHICCHIO
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QUEL CHE RESTA DELLA MOTO DI MASSIMO BOCHICCHIO
MASSIMO BOCHICCHIO
massimo bochicchio
MASSIMO BOCHICCHIO CON LA MOGLIE
MASSIMO BOCHICCHIO E LA MOGLIE