IL BOLLETTINO MORTIFERO – OGGI I NUOVI CONTAGI SONO 32.191 CON 208.458 TAMPONI, MA IL NUMERO HORROR DA TENERE D’OCCHIO È QUELLO DEI DECESSI, 731 IN 24 ORE. PER VEDERE UN DATO COSÌ ALTO BISOGNA TORNARE INDIETRO AL 29 MARZO, DUE GIORNI DOPO IL PICCO MASSIMO (969 MORTI)
-? #Coronavirus, 17/11/20
— YouTrend (@you_trend) November 17, 2020
• Attualmente positivi: 733.810
• Deceduti: 46.464 (+731)
• Dimessi/Guariti: 457.798 (+15.434)
• Ricoverati: 36.686 (+658)
• di cui in Terapia Intensiva: 3.612 (+120)
• Tamponi: 19.239.507 (+208.458)
Totale casi: 1.238.072 (+32.191, +2,67%)
In Italia oggi ci sono 32.191 nuovi casi (ieri era +27.354),con 208.458 tamponi, mentre aumentano i decessi che sono 731. Per vedere un così alto numero di vittime bisogna andare indietro al 29 marzo quando erano 756, ossia due giorni dopo il picco massimo di 969.
Aumentano i contagi in 24 ore, a fronte di più tamponi come succede spesso il martedì, il giorno dopo «l’effetto weekend» (meno test nel fine settimana). «La curva del contagio è ancora in crescita, ma è una crescita lineare — spiega Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli studi di Milano e direttore sanitario dell’ospedale Galeazzi di Milano su Sky Tg24 —. Direi che dobbiamo aspettarci ancora una crescita e arrivare spero al picco entro una settimana». E Stefano Merler della fondazione Bruno Kessler alla conferenza stampa al ministero della Salute precisa: «L’Rt non è ancora sotto 1 , quindi l’epidemia è ancora in crescita. Ma c’è una decrescita». Ora, «l’obiettivo è portare rapidamente Rt sotto 1», come ha detto il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro.
Il dato più tragico riguarda i decessi che aumentano. Per lo più si tratta di persone che si sono infettate 15-20 giorni prima — commenta Pregliasco — quando la curva era in salita rapida e per vedere un numero di vittime più basso bisogna aspettare più a lungo.