UNA BOMBA SULLE PRESIDENZIALI AMERICANE - TRUMP E MELANIA POSITIVI AL CORONAVIRUS - IL TWEET DEL PRESIDENTE USA: “COMINCEREMO IL NOSTRO PROCESSO DI QUARANTENA E CURE IMMEDIATAMENTE. SUPEREREMO TUTTO INSIEME” - L’ANNUNCIO A POCHE ORE DAL PRIMO DIBATTITO TV CON LO SFIDANTE DEM, JOE BIDEN, E DOPO IL RISULTATO POSITIVO DEL TEST DI HOPE HICKS, UNA DELLE PIÙ STRETTE CONSIGLIERE DI TRUMP - NEI PRIMI MESI DELLA PANDEMIA, "THE DONALD" AVEVA FATTO DEL NON INDOSSARE UNA MASCHERINA UN PUNTO D’ONORE
Da corriere.it
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e la moglie Melania sono positivi al coronavirus. A comunicarlo è stato, con un tweet, lo stesso Trump.
«Questa notte io e Melania siamo risultati positivi al Covid-19. Cominceremo il nostro processo di quarantena e cure immediatamente. Supereremo tutto questo insieme», ha scritto.
«Come avvenuto a troppi americani, quest’anno, io e il presidente siamo isolati a casa, dopo essere risultati positivi per il Covid», ha scritto Melania Trump su Twitter. «Stiamo bene, e ho rimandato tutti gli eventi in programma. Abbiate cura di voi, prestate attenzione, e supereremo tutto questo, insieme».
L’annuncio arriva a poche ore dal primo dibattito televisivo con lo sfidante democratico, Joe Biden, e immediatamente dopo il risultato positivo del test di Hope Hicks, una delle più strette consigliere di Trump, che aveva con lui partecipato alle ultime trasferte.
Hicks, 31 anni, aveva accompagnato Trump, 74 anni, sull’Air Force One, dopo aver assistito allo scontro televisivo con Biden a Cleveland, martedì 29 settembre, e aveva seguito il leader americano in un comizio nel Minnesota.
Trump e il Covid negli Stati Uniti
Durante le scorse settimane, Trump ha tenuto comizi con migliaia di persone, nonostante il parere contrario di esperti che sconsigliavano di far assembrare molte persone.
Il presidente, che ha valutato le sue politiche di risposta alla pandemia con un voto altamente positivo («Mi do 10 e lode!», ha detto), è stato aspramente criticato per un atteggiamento che, secondo gli osservatori, ha minimizzato l’impatto della pandemia. Trump, in una intervista al giornalista Bob Woodward del Washington Post avvenuta a febbraio, ma resa nota solo a settembre, aveva detto di conoscere perfettamente sin da gennaio quanto il virus fosse pericoloso, ma di non voler comunicare in modo esplicito questo dato per non terrorizzare la popolazione. «Sapevo da gennaio che Covid era mortale, tacevo per evitare il panico», ha detto. Negli Stati Uniti, il Covid ha ucciso oltre 200 mila persone.
Nei primi mesi della pandemia, Trump aveva fatto del non indossare una mascherina una sorta di punto d’onore. Le mascherine non sono compatibili con il ruolo di leader, aveva spiegato, dicendo che non poteva pensare di incontrare capi di stato, «presidenti, premier, dittatori, re, regine» con indosso una mascherina. «Non credo che io ne userò una», aveva precisato il 4 aprile scorso, quando le autorità sanitarie statunitensi avevano raccomandato agli americani di indossarla per prevenire il contagio da coronavirus. «Potere farlo, potete non farlo: quella del Center for Disease Control and Prevention è solo una raccomandazione», aveva aggiunto. Solo il 22 maggio Trump venne visto in pubblico indossare una mascherina.
A luglio, Trump aveva detto — ribaltando quanto affermato in precedenza — di essere assolutamente a favore delle mascherine»: ma poi, l’8 agosto, aveva sostenuto che la pandemia stesse «scomparendo negli Stati Uniti», e il 22 settembre che «in pratica, Covid non colpisce nessuno» tra i più giovani.
Il referto di Hicks era noto da mercoledì sera
Il protocollo di controllo è stato applicato anche al vice presidente Mike Pence, al consigliere Jared Kushner e, con tutta probabilità agli altri componenti dell’entourage, da Ivanka Trump al capo dello staff della Casa Bianca, Mark Meadows.
La Casa Bianca aveva il referto sulle condizioni di Hicks da mercoledì sera, ma le ha tenute riservate per almeno ventiquattro ore, fino a quando i reporter di Bloomberg non hanno dato la notizia.
Gli allarmi nel passato
Diverse volte, negli scorsi mesi, membri dello staff di Trump sono risultati positivi, senza però che il presidente risultasse contagiato. Il 27 luglio scorso era rimasto contagiato il Consigliere per la sicurezza nazionale, Robert O’ Brien, 54 anni. Poche settimane prima, il 3 luglio, test positivo per Kimberly Guilfoyle, 51 anni, la fidanzata di Donald Trump jr, primogenito del presidente. Prima ancora, il 7 maggio, il virus colpì Katie Miller, portavoce di Pence e moglie di Stephen Miller, un altro «advisor» di Trump. Il giorno prima, il 6 maggio, era toccato a un «valet», un assistente personale del presidente.