BONAFEDE IN MALAFEDE – C’È SEMPRE QUESTO COGNOME A GRAVITARE NELLA VITA DI MATTEO MESSINA DENARO: IERI SONO STATI ARRESTATI EMANUELE BONAFEDE E LA MOGLIE CHE PARE AVESSE UNA RELAZIONE, NEMMENO TANTO SEGRETA, CON IL BOSS. ANDREA BONAFEDE ERA L’UOMO CHE HA DATO UN’IDENTITÀ PER ANNI AL LATITANTE, CONSENTENDOGLI DI AVER UN DOCUMENTO. POI C’È LAURA BONAFEDE, DA IERI INDAGATA: MOGLIE DI UN ERGASTOLANO E FIGLIA DEL BOSS LEONARDO, A "MMD" SCRIVEVA LETTERE DI GELOSIA…
-1. GLI AMORI DEL PADRINO
Estratto dell'articolo di Riccardo Arena per “la Stampa”
Vedere come se lo contendevano potrebbe magari suscitare un minimo di invidia, in un uomo, ma il fatto che l'oggetto del desiderio di due mature signore di Campobello di Mazara fosse lo stragista più ricercato al mondo, suscita più vergogna che altro, nell'uomo siciliano. Matteo l'irresistibile, il boss Messina Denaro come un qualsiasi tombeur de femme, la storiella dello sconosciuto che si presentava da ospite come un medico anestesista, Francesco Salsi.
Storielle che non reggono, una rete di fiancheggiatori che perde pezzi e ieri ha visto altri due arresti, Emanuele Bonafede e Lorena Ninfa Lanceri, di 49 e 48 anni, marito e moglie: a totale disposizione del boss catturato il 16 gennaio accanto alla clinica La Maddalena di Palermo, scrive il gip Alfredo Montalto nell'accogliere la richiesta di arresto dei pm guidati da Maurizio De Lucia e Paolo Guido.
Una disponibilità che sarebbe andata ben oltre certi canoni: spesso ospite dei coniugi Bonafede, Messina Denaro avrebbe avuto una relazione, nemmeno troppo nascosta, con la di lui consorte. Ma i Bonafede non sono una famiglia qualsiasi, il cognome è lo stesso dell'alias utilizzato dall'ex superlatitante (Andrea, classe 1963) e del factotum (Andrea, classe 1969), fratello di Emanuele, arrestato ieri. Tutti sono cugini di Laura Bonafede, figlia dell'anziano boss Leonardo, morto di Covid nel 2020 e molto legato a Francesco Messina Denaro, padre di Matteo e morto da latitante, nel 1998. E Laura, moglie di un ergastolano, Salvatore Gentile, è l'altra donna che, da quanto emerge dalle carte, era molto legata al boss.
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2. “SEI IL REGALO DELLA VITA” I PIZZINI D’AMORE E GELOSIA PER MESSINA DENARO
Salvo Palazzolo per “la Repubblica”
La vivandiera che lo riceveva a casa per pranzo e cena gli scriveva parole accorate: «Il bello nella mia vita è stato quello di incontrarti, come se il destino decidesse di farsi perdonare, facendomi un regalo in gran stile. Quel regalo sei tu».
La figlia del vecchio boss di Campobello, una maestra, era invece gelosa per le tante attenzioni all’amico latitante: «Mi ha dato fastidio — faceva sapere in un pizzino — non sapere cosa stessi facendo in quel momento con lei, non sapere se eravate soli, se ti saresti fermato ancora a lungo, se… se… se… ». Tutte stregate da Matteo Messina Denaro, il padrino, il killer, il mafioso delle stragi.
Il cerchio magico della primula rossa di Cosa nostra continua a popolarsi di figure femminili al suo servizio.
Ora, vengono arrestati una casalinga di 48 anni, Lorena Lanceri, e il marito, Emanuele Bonafede, di 49: nella loro casa di Campobello il padrino passava giornate intere. Aveva anche conservato una foto, che i carabinieri hanno trovato nel suo telefonino: Messina Denaro seduto sul divano della coppia, in una mano tiene un bicchiere di cognac, nell’altra un sigaro. […]