BOSSETTI E NUOVI SOSPETTI – CHE SUCCEDE DOPO LA (TERZA) SENTENZA DELLA CASSAZIONE FAVOREVOLE AL MURATORE DI MAPELLO? IL 19 MAGGIO C’È STATA UN’ESPLOSIVA UDIENZA A PORTE CHIUSE A BERGAMO. LA PROCURA SI OPPONE SIA ALLA RICOGNIZIONE DI TUTTI GLI INDUMENTI DI YARA SIA ALLA REVISIONE DEI REPERTI. MA LA DIFESA DI BOSSETTI HA FATTO CAPIRE DI AVERE ALTRE CARTE DA GIOCARE, IN GRADO DI PROVOCARE “UN TERREMOTO”…
-
1 - LA CASSAZIONE PER LA TERZA VOLTA DÀ RAGIONE ALLA DIFESA DI MASSIMO BOSSETTI CONDANNATO ALL’ERGASTOLO PER L’OMICIDIO DI YARA GAMBIRASIO
2 - CASO YARA/ «OGGI»: DOPO LA SENTENZA DELLA CASSAZIONE FAVOREVOLE A BOSSETTI, LA DIFESA PROMETTE «UN TERREMOTO»
Anticipazione da “Oggi”
I primi due punti a favore di Bossetti erano stati segnati dalla sentenza del 13 gennaio con cui la Corte di Cassazione aveva stabilito che la difesa di Bossetti ha diritto a una completa ricognizione e all’analisi dei reperti.
Il 21 maggio la prima sezione della Cassazione ha annullato anche il provvedimento del giudice dell’esecuzione Giovanni Petillo, che a suo tempo aveva respinto l’istanza con cui la difesa chiedeva di sapere come fossero conservati i campioni di Dna presi in custodia dall’Ufficio corpi di reato del tribunale di Bergamo.
Intanto, riferisce OGGI, in edicola da domani, il 19 maggio si è tenuta un’esplosiva udienza a porte chiuse a Bergamo durante la quale il Procuratore capo Antonio Chiappani e il Pm Letizia Ruggeri hanno hanno dichiarato che si oppongono sia alla ricognizione di tutti gli indumenti che Yara indossava quella tragica sera che alla revisione dei reperti riconsegnati dal genetista Giorgio Casari, bollando i 54 campioni di Dna come degli «scartini». Mentre la difesa ha fatto capire di avere carte da giocare, in grado di provocare un «terremoto», ma si sono sentiti dire dal Procuratore che rischiano una raffica di querele.