BRIATORE, FACCE RIDE! – IL “BULLONAIRE”, CHE SI LAMENTA DEI FIGLI DEI MURATORI E FALEGNAMI CHE VOGLIONO FARE L’UNIVERSITÀ, ASSICURA: “MIO FIGLIO NATHAN PARTIRÀ DA ZERO COME TUTTI, FACENDO IL CAMERIERE”. CERTO, MA UNA VOLTA FINITO IL SUO TURNO DI LAVORO SALIRÀ SUL JET PRIVATO E SI GODRÀ I SOLDI DEL PAPÀ – QUANDO A BRIATORE VIENE CHIESTO COSA PENSA DEL SALARIO MINIMO LUI RISPONDE CHIEDENDO "MENO TASSE E MAGGIORE FLESSIBILITÀ NEL POTER LICENZIARE" (ANNAMO BENE)
-Estratto da “Libero Quotidiano”
Flavio, pensi che la destra stia difendendo poco Daniela?
«Penso solo che il governo dovrebbe essere più incisivo, forse più cattivo – passami il termine - come ha sempre fatto la sinistra negli ultimi anni, da quando è al potere, nel difendere i suoi. E questo non significa sollevare Daniela da responsabilità se dovessero emergere, ma non piegarsi a richieste che servono solo ad alimentare la strumentalizzazione politica».
Tu avrai sicuramente sentito la tua amica Daniela in questi giorni. Visto lo stretto rapporto di amicizia che vi lega, come sta vivendo questo momento?
«Daniela è tranquilla. Non è contrariata di andare a riferire in aula. Anzi, vuole andarci per levarsi non i sassolini, i macigni dalle scarpe. Perché è chiaro che questa inchiesta viene utilizzata come strumento per andare contro il governo. Sennò perché non farla uscire prima? Perché montarla come se fosse un qualcosa di recente quando invece ci sono fatti risalenti anche a dieci anni fa?» […]
Flavio, anche tu in queste ore sei al centro dell’attenzione mediatica per una polemica nata da una dichiarazione che hai fatto in una trasmissione televisiva dove si parlava di lavoro. Tu hai detto: «Tra vent’anni non ci saranno più i falegnami perché i genitori mandano i figli a scuola. I figli dei falegnami devono fare i falegnami , non l’università». Ci spieghi bene cosa volevi dire perché, in effetti, detta così, può generare equivoci.
«Queste parole volevano essere la sintesi di un ragionamento che non è stato compreso. Lo studio lo considero uno strumento di libertà quindi non lo metto in discussione. La maturità è essenziale per i nostri ragazzi.
Quando finiscono quel percorso di studi, se un giovane ha delle aspirazioni tipo diventare medico, ingegnere o avvocato fa benissimo a proseguire con l’università. Se invece non ha alcuna ambizione particolare e frequenta l’università solo per compiacere le aspettative dei genitori, questo è sbagliato e dico che è meglio che vada a lavorare».
Hai detto che tuo figlio Nathan vorrà proseguire il tuo lavoro da grande. Quindi immagino non andrà all’università. Ora che scuole sta frequentando?
«Ha finito quest’anno la terza media. Inizierà il liceo che farà in collegio dove ci sarà anche una parte di food and beverage che potrà fornirgli le competenze per continuare il mio lavoro. Sia chiaro, partirà da zero come tutti, facendo il cameriere. È fondamentale se vuole un giorno diventare manager, partire dal basso come ho fatto io nella mia vita».
Flavio, per diventare il Briatore che tutti noi conosciamo, che conta nelle sue aziende 1200 dipendenti con ottanta milioni di euro di fatturato, che studi hai fatto?
«Io ho fatto geometra. Ragioneria era troppo complicata perché non ho mai avuto grande predilezione per i calcoli. Una volta presa la maturità mi sono subito voluto inserire nel mondo del lavoro facendo anche cose che non mi piacevano, ma era importante iniziare. Abitando in un piccolo paesino di montagna ho fatto il maestro di sci, poi il cameriere, vendevo e affittavo case, ho venduto assicurazioni. Prima c’era fame di lavoro, ambizione. Cosa che oggi non vedo in troppi giovani. Non sono nato ricco. La mia ricchezza me la sono costruita lavorando».
[…] Per concludere Flavio, mi dici cosa ne pensi della proposta sul salario minimo?
«Non possiamo ignorare che ci siano paghe da fame per alcuni lavoratori e questo non va bene perché il rispetto della dignità di chi lavora è un valore fondamentale. Quindi i salari devono essere adeguati. Ma il vero problema per noi imprenditori quando ci troviamo a dover assumere è questo, non possiamo licenziare i nostri dipendenti nemmeno se li troviamo a rubare in cassa. Ci vuole maggiore flessibilità nel poter licenziare per giusta causa. Quindi va bene adeguare i salari ma è fondamentale come dice il governo, defiscalizzare le imprese[…]».