BRIATORE PENSI ALLE MACCHINE E ALLE PIZZE. E LASCI PERDERE L'ARTE – L'ULTIMA SPARATA DELL’IMPRENDITORE: “IN ITALIA TENIAMO IL 70% DELLE OPERE D'ARTE IN CANTINA. PERCHÉ NON FACCIAMO UN MUSEO COME IL LOUVRE O IL PRADO IN CUI METTI DENTRO TUTTA LA ROBA CHE ABBIAMO?” – LUIGI MASCHERONI LO FULMINA: “GENTILE BRIATORE, NON SI TRATTA DI ‘CANTINE’ MA DI ‘DEPOSITI’, MA DI SPAZI MODERNISSIMI DOVE LE OPERE SONO TUTELATE, STUDIATE E VALORIZZATE E A ROTAZIONE ESPOSTE NELLE SALE. PER CREARE IL LOUVRE O IL PRADO SERVONO CIRCA DUE SECOLI, CIOÈ UN PO' PIÙ CHE APRIRE UN CRAZY PIZZA...”
-Estratto dell’articolo di Luigi Mascheroni per “il Giornale”
Gentile Flavio Briatore, ci permettiamo di scriverLe dopo avere ascoltato alcune Sue dichiarazioni a margine di un convegno sul turismo. A proposito del quale Lei ha detto che «è troppo cheap». Aggiungendo: «In Italia teniamo il 70% delle opere d'arte in cantina. Perché non facciamo un museo come il Louvre o il Prado in cui metti dentro tutta la roba che abbiamo?».
Non sapremmo neppure da dove cominciare... Dal fatto che non si tratta di «cantine» ma di «depositi», e che sono spazi modernissimi dove le opere sono conservate, tutelate, studiate e valorizzate e che a rotazione sono esposte nelle sale? O dal fatto che un museo operando scelte e selezioni è il contrario di un luogo «dove metti dentro tutto?». O che per creare il Louvre o il Prado servono circa due secoli, cioè un po' più che aprire un Crazy Pizza? […]
Per farLe un esempio. È come se un archeologo fosse venuto da Lei, quando era un team manager in Formula 1, e Le avesse detto: «Il Gp è troppo cheap. Invece di far girare venti macchinette su una pista per due ore, che è noiosissimo, perché non ci mettiamo dentro di tutto: bighe, monopattini, gente coi roller e truck con le ruote infuocate che si tagliano la strada?».
Ecco, gentile Briatore. […] Lei pensi alle macchinette. E lasci i musei - che sono una cosa seria - a chi li dirige. E che magari guadagna persino meno di 4mila euro al mese.