BULLETTI ALLO SPIEDO - TIM BERNERS-LEE HA CRITICATO LA LEGGE DEL GOVERNO AUSTRALIANO CHE VUOLE IMPORRE A GIGANTI COME GOOGLE E FACEBOOK DI PAGARE GLI EDITORI PER LE NEWS CHE VENGONO PUBBLICATE SUI SOCIAL: “MINA IL PRINCIPIO FONDAMENTALE DI INTERNET. SAREBBE IMPRATICABILE” - GOOGLE E FACEBOOK, DA BRAVI BULLETTI, HANNO GIÀ MINACCIATO GLI UTENTI AUSTRALIANI, MA…

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DAGONEWS

 

TIM BERNERS LEE 

L'inventore del World Wide Web Tim Berners-Lee ha criticato la proposta australiana che costringerebbe Google a pagare per i contenuti delle notizie, bollandola come "impraticabile" e ha affermato che questa disposizione mina il "principio fondamentale" di Internet. Canberra sta pensando a una legge che richiederebbe ai giganti del digitale, tra cui Google e Facebook, di risarcire le testate giornalistiche australiane o pagare milioni di dollari in multe.

facebook google

 

La mossa aggressiva per controllare il potere dei giganti della tecnologia ha provocato un contraccolpo da parte delle aziende statunitensi, con Facebook che ha avvertito che gli australiani potrebbero essere bloccati dalla condivisione di articoli sul suo “News Feed”, mentre Google sta sperimentando l'occultamento di notizie locali nelle ricerche. L'iniziativa di Canberra è stata seguita da vicino in tutto il mondo, poiché i mezzi di informazione stanno soffrendo per un'economia sempre più digitale in cui le grandi aziende tecnologiche ottengono gli introiti pubblicitari.

Tim Berners Lee

 

Berners-Lee ha dichiarato in una presentazione al Senato australiano di essere «preoccupato che il codice rischi di violare un principio fondamentale del Web richiedendo il pagamento per il collegamento tra determinati contenuti online»

 

«La possibilità di collegarsi liberamente - ovvero senza limitazioni riguardo al contenuto del sito collegato e senza commissioni monetarie - è fondamentale per il funzionamento del Web, per come è fiorito fino ad oggi e per come continuerà a crescere nei decenni a venire».  

 

GOOGLE FACEBOOK SI DIVIDONO IL MONDO

Berners-Lee ha affermato di sostenere la necessità che gli editori siano "adeguatamente ricompensati" per il loro lavoro, ma «i vincoli sull'uso dei collegamenti ipertestuali non sono il modo corretto per raggiungere questo obiettivo. Se questo precedente fosse seguito altrove, potrebbe rendere il web impraticabile in tutto il mondo».

TIM BERNERS LEE
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