Flavia Amabile per la Stampa
Si potrà essere ammessi alla maturità anche con un quattro in matematica e non si potrà più sperare di iniziare l' orale con la propria tesina. E se come seconda prova scritta sarà estratta matematica non ci si dovrà meravigliare se la traccia richiederà conoscenze di fisica o altre materie.
Sono alcune delle novità che dovrebbero entrare in vigore a partire dalla maturità 2018. Fanno parte dello schema del decreto sugli esami di Stato ora all' esame delle commissioni parlamentari.
La possibilità di essere ammessi anche con delle insufficienze è una delle principali novità ma il Miur dovrà chiarire in un successivo provvedimento se saranno considerate allo stesso modo le insufficienze nelle discipline di indirizzo e quelle nelle altre materie, e se sarà posto un limite di voti negativi, nonostante i quali l' alunno possa essere ugualmente ammesso agli esami. Nulla cambierà invece per chi dovrà affrontare l' esame di Stato il prossimo giugno: sarà necessaria la sufficienza in tutte le materie, condotta inclusa.
Il governo ha deciso di ridurre a due le prove scritte, eliminando il quizzone, la prova multidisciplinare predisposta dalla Commissione.
Un impegno in meno, insomma, ma non per questo l' esame sarà nel complesso più semplice.
La prima verifica, quella di italiano, archivia le varie forme di esposizione, dall' articolo di giornale all' analisi del testo per lasciare soltanto il saggio breve.
Per la seconda prova il ministro continuerà a scegliere, entro gennaio, la materia in base all' indirizzo della scuola (latino o greco al classico, fisica o matematica allo scientifico) ma non ci saranno barriere rigide, nella traccia potrebbero essere presenti richiami ad altre materie da conoscere per svolgere correttamente la prova.
Durante il colloquio orale gli studenti dovranno dire addio alla «tesina». Sarà la commissione a proporre un punto di partenza sotto forma di testo, documento, progetto o argomento.
Le quinte classi da aprile 2018 dovranno sostenere le prove Invalsi in italiano, matematica e inglese. Il risultato non farà parte della valutazione finale ma sarà «requisito indispensabile» per l' ammissione all' esame. Per essere ammessi all' esame bisognerà anche aver svolto l' alternanza scuola-lavoro.
Nessuna novità nella composizione delle commissioni ma, per la prima volta dal 2018 i presidenti di commissione dovranno avere una formazione specifica e verranno selezionati tra quelli iscritti ad un Albo istituito presso l' Ufficio Scolastico Regionale.
Cambia la composizione del voto, i risultati ottenuti negli ultimi tre anni acquistano maggiore peso, potranno contare fino a un massimo di 40 punti invece dei 25 attuali.