IL BUSINESS DELLE CORNA – CRISTINA SEYMANDI, L’IMPRENDITRICE SPUTTANATA DALL’EX MASSIMO SEGRE DURANTE LA FESTA DI FIDANZAMENTO, A UN ANNO DALLO SCANDALO SCRIVE UN LIBRO: “PARLERÒ DELLE MIE ESPERIENZE DI VITA E PROFESSIONALI. SEGRE? NON L’HO PIÙ INCONTRATO DI PERSONA. ORMAI OGNUNO HA PRESO LA SUA STRADA. IL VIDEO? NON L’HO PIÙ RIVISTO E HO RETTO IL COLPO, MA MOLTO PERSONE DOPO SITUAZIONI DEL GENERE FINISCONO IN DEPRESSIONE…”
-La fine della storia tra Massimo Segre e Cristina Seymandi - video lo spiffero
Estratto dell'articolo di www.lastampa.it
Era l'inizio dell'agosto 2023. Iniziò come una voce che rimbalzava sul Web, poi il video incontestabile, tra i più visti dell'estate. Esplodeva il caso Massimo Segre-Cristina Seymandi, con il banchiere torinese che alla festa di fidanzamento al garden party, con il jet set di Torino, annunciava la rottura con la giovane imprenditrice e ne denunciava il presunto tradimento. Una notizia che fece poi il giro del mondo.
Ora, in un'intervista al quotidiano torinese La Stampa, Seymandi annuncia un libro, a un anno dalla fine della sua relazione con il finanziere: «Il volume a cui sto lavorando si intitolerà "Ribelle", parlerò delle mie esperienze di vita e professionali, delle persone che ho incontrato nella mia vita e del mio impegno nel sociale». Dovrebbe uscire il prossimo anno.
Quanto a Massimo Segre la donna ha chiarito di non averlo mai più incontrato di persona (neanche nelle aule processuali per la causa sul conto in comune dei due): «Oramai ognuno ha preso la sua strada, siamo persone civili e io ho un profondo rispetto della privacy altrui. La vita è fatta di percorsi che possono anche cambiare: a volte insieme, ma non è per sempre, e bisogna accettarlo».
Ma come è stato elaborato lo shock di quella festa? Cristina Seymandi ha raccontato di non aver mai rivisto il video e di «aver retto il colpo». «Non potevo lasciarmi andare a stati d'animo di confusione», anche a causa «delle sue responsabilità familiari e professionali […] Mi ha stranito ricevere giudizi da chi non mi conosce, ma le critiche definiscono più le persone che le esprimono, piuttosto di chi le riceve».
Seymandi ha spiegato di essere stata contattata e aver conosciuto persone che hanno vissuto esperienze simili alla sua «tante, molte cadute in depressione». Alcune delle quali avrebbero trovato la forza di reagire anche dopo aver conosciuto la sua storia. Anche da qui sarebbe nata l'idea del libro, «Parte dei proventi del quale saranno investiti in progetti a sostegno delle donne in condizione di fragilità».
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