BUTTATE LA CHIAVE - NEL REGNO UNITO UN RAGAZZO DI 15 ANNI E' MORTO DOPO SETTIMANE DI VIOLENZE DA PARTE DELLA MADRE E DEL SUO COMPAGNO, CHE ORA SONO ACCUSATI DI OMICIDIO - I DUE LO PICCHIAVANO CON L'ASSE DELLA RETE DEL LETTO, LO FRUSTRAVANO CON UNA PROLUNGA, E LO INFILZAVANO CON UN AGO - FINCHE' UN GIORNO HANNO DOVUTO CHIAMARE I SERVIZI DI EMERGENZA PERCHE' IL RAGAZZO ERA SVENUTO "DA DUE ORE E MEZZA" E...

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Da leggo.it

 

Sebastian

Picchiato, frustato e seviziato fino alla morte dalla madre e dal suo amante. Settimane di abusi su un ragazzino di 15 anni raccontate in tribunale con dovizia di particolari nel processo che vede la coppia accusata di aver ucciso il piccolo Sebastian, morto in casa a Huddersfield, in Inghilterra, lo scorso agosto a causa di complicazioni per fratture costali multiple.

 

Sebastian era nel Regno Unito da meno di un anno dopo essersi trasferito dalla Polonia per vivere con sua madre Agnieszka, 35 anni, e il suo partner Andrzej, di 36 anni. Da principio la mamma era entusiasta di poter avere il figlio con lei, ma le cose sono velocemente precipitate. I due, secondo quanto riferito dal procuratore, avrebbero iniziato con della punizioni che sono man mano diventate sempre più crudeli, fino a veri abusi.

 

L’adolescente, riporta la Bbc, sarebbe stato picchiato con un’asse della rete del letto, frustato con una prolunga e infilzato con un ago. Sebastian veniva maltrattato per qualsiasi cosa: non poteva andare in bagno la notte, né far cadere per sbaglio del cibo a terra. «Castighi ragiovevoli» secondo gli imputati, che negano l’omicidio colposo, ma che ora dovranno vedersela con il parere dei giurati.

 

Huddersfield nel Regno Unito

Secondo quanto ricostruito in aula, il giorno della morte del 15enne i servizi di emergenza sono stati chiamati «dopo che Sebastian era svenuto da circa due ore e mezza». L’uomo, accusato della maggior parte delle violenze, avrebbe detto ai sanitari di aver trovato il ragazzo nella vasca da bagno con la testa nell’acqua. Facendo intendere che si trattasse di un incidente e aggiungendo di aver provato a rianimarlo.

 

Leeds Crown Court

In realtà il 36enne avrebbe cercato di simulare un annegamento versando dell’acqua nella bocca del ragazzino esanime. L’ennesima e ultima violenza sul corpo di Sebastian è stata però registrata dalle telecamere di sicurezza che la madre e il compagno avevano installato per controllarlo a distanza e mostrata in tribunale insieme agli altri abusi.