CACCA-VIRUS – UN IMMIGRATO AFRICANO NON SI TIENE E SI METTE A FARE I SUOI BISOGNI DENTRO LA FONTANA DELL’OSPEDALE DI BORGO TRENTO (VERONA), CHE IN QUESTI GIORNI STA SANIFICANDO I REPARTI PER VIA DEL CORONAVIRUS – L’UOMO SI È PRESO TUTTO IL TEMPO DEL MONDO, SI È ACCOMODATO COME SE FOSSE A CASA E UNA VOLTA FINITO HA…
-
Alessandro Gonzato per “Libero quotidiano”
C' è sanificazione e sanificazione. Quella da Coronavirus, all' ospedale veronese di Borgo Trento, è in atto già da qualche giorno. Quella della fontana al centro del grande atrio del Polo Confortini, invece, ieri è stata un inedito. Non perché la vasca d' acqua non venga regolarmente disinfettata, no di certo, ma perché nessuno prima d' ora aveva pensato di utilizzarla come una latrina, e dunque la procedura di igienizzazione stavolta è stata differente.
Veniamo (purtroppo) ai fatti. È accaduto che un ragazzone di colore, una «risorsa» come lo definirebbe qualche noto esponente progressista, probabilmente attirato dalla pulizia e dalla lucentezza del bordo in marmo della fontana vi si è seduto sopra, si è calato le brache, e come nulla fosse vi ha defecato dentro. Orrore, schifo, raccapriccio: ma come diavolo è possibile! Di questi tempi lo è.
È successo in pieno giorno sotto lo sguardo attonito di medici, infermieri e pazienti. L' incivile immigrato non ha nemmeno tentato di farla di nascosto. Non è stato vittima di un incontenibile attacco di dissenteria, come gli improvvidi turisti che nei Paesi esotici bevono l' acqua del rubinetto e subito dopo accusano movimenti tellurici allo stomaco. L' africano era tranquillo, si è preso tutto il tempo del mondo, si è accomodato come nel bagno di casa e una volta terminato lo scempio si è rivestito e si è avviato fischiettando all' uscita.
L' esibizione è stata fotografata e gli scatti hanno cominciato immediatamente a fare il giro dei social.
Non poteva che andare così. Sono volati commenti di sdegno e qualcuno si è lasciato andare al turpiloquio, che non è elegante ma in casi simili è più che comprensibile.
C' è stato anche chi si è chiesto se anziché immortalarlo con lo smartphone non fosse il caso di fermarlo, ma in tempi in cui terrorizzano persino le goccioline di saliva e nei bar bisogna stare a un metro di distanza gli uni dagli altri l' operazione andava oltre ogni protocollo di sicurezza. Altri ancora hanno ironizzato sul fatto che proprio in queste ore l' azienda ospedaliera veronese (con merito) è stata inserita dall' autorevole Newsweek tra le migliori al mondo.
Chiedersi cosa ne è stato dell' africano incontinente è inutile: l' uomo è stato accompagnato alla porta e tanti saluti. D' altronde, gli fosse stata comminata una multa di cinquemila euro come allo sfigatissimo universitario beccato a La Spezia col piffero al vento mentre orinava in un vicolo, i vigili avrebbero solo sprecato carta.
Che in questo caso, semmai, sarebbe servita ad altro.