CADONO SEMPRE SULLA GNOCCA! L'EX FIDANZATA FERITA INGUAIA PAOLO EMILIO SIGNORINI, L'EX PRESIDENTE DELL’AUTORITÀ PORTUALE DI GENOVA, E CONFERMA LE ACCUSE SUL GIRO DI MAZZETTE E FAVORI CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI ANCHE TOTI: “PAOLO SI È FATTO TIRARE MOLTISSIMO DENTRO A QUESTA VITA DI LUSSO SFRENATO, DI SOLDI CHE PIOVONO. LO AVEVO AVVISATO CHE STAVA PORTANDO AVANTI COMPORTAMENTI E FREQUENTAZIONI INOPPORTUNE PER IL SUO RUOLO” – LE ACCUSE CONTRO SPINELLI: “SIGNORINI DA QUEST'UOMO SI È FATTO PRENDERE PROPRIO SOTTO”
-Marco Fagandini Tommaso Fregatti per "Il Secolo XIX"
"Signorini si è fatto tirare moltissimo dentro a questa vita di lusso sfrenato, di soldi che piovono". A fornire un assist fondamentale alle indagini sulle mazzette in Regione confermando il sistema corruttivo ipotizzato dai pubblici ministeri è ancora una volta una ex fidanzata "ferita".
Sembra un replay dell'inchiesta di "Mani Pulite" degli anni 90. Quando Laura Sala, moglie di Mario Chiesa presidente del Pio Albergo Trivulzio, consegnò al pm Antonio Di Pietro gli estratti conti del marito dando il via alla maxi inchiesta che arrivò così in alto da far cadere l'allora presidente del consiglio Bettino Craxi.
Una conferma importante alle accuse sul giro di mazzette e favori tra il porto e la Regione che ha portato il 7 maggio agli arresti domiciliari anche del governatore Giovanni Toti, arriva oggi da quella che è stata per diverso tempo compagna di Paolo Emilio Signorini, l'ex presidente dell'Authority, oggi amministratore delegato (con deleghe ritirate) di Iren che da un mese si trova nel carcere di Marassi.
La donna che è anche funzionaria di un ente pubblico è stata sentita nei giorni scorsi dai pubblici ministeri Luca Monteverde e Federico Manotti e dai militari della guardia di Finanza e «ha fornito elementi importanti per l'inchiesta», viene ribadito in ambienti investigativi. In particolare ha confermato, anche lei, come già da prima del blitz della Finanza avesse avuto l'idea che il suo compagno fosse finito in una vicenda dai contorni poco chiari:
«Lo avevo avvisato che stava portando avanti comportamenti e frequentazioni inopportune per il suo ruolo», ha ribadito la funzionaria interrogata. Alla donna - è bene precisarlo non viene mosso alcun addebito ed è stata sentita come testimone- ma la sua deposizione è stata utile per chiarire diversi aspetti soprattutto nell'ambito del legame che l'ex presidente del porto aveva con Spinelli.
La stessa funzionaria altro elemento chiave per gli inquirenti - ha confermato durante l'interrogatorio l'esito delle intercettazioni telefoniche registrate dalla Finanza durante il periodo dell'indagine. «Avevo cominciato a capire assolutamente come girava la situazione - aveva detto la stessa sfogandosi con un amico - lui da quest'uomo (Spinelli ndr) si è fatto prendere proprio sotto. Nel senso che quando lo invita a Montecarlo lui non dice mai di no.
Mi ha raccontato (Signorini ndr) che ha una casa bellissima a Monaco e per tutto l'anno ha una suite all'hotel de Paris (albergo extralusso ndr) dove ospita i suoi amici come Paolo e gli offre il soggiorno. Cioè lui paga la suite, gli paga i massaggi, paga le ragazze che porta lì, gli paga anche estetista, parrucchiere, chirurgo estetico, di tutto , tutto il giorno ».
(...) La stessa funzionaria non ha gradito che Signorini abbia regalato alla sua nuova compagna un braccialetto di diamanti di Cartier. E però - circostanza confermata nel corso dell'interrogatorio - ipotizza subito che il regalo alla "rivale" possa essere arrivato da Aldo Spinelli.
«Lui - aggiunge - non è milionario, è miliardario. Non lo è da un giorno ma da sessant'anni quindi non puoi immaginarti la disponibilità che ha. Gli ha dato i soldi lui, vedrai perché quando vanno li insieme...». E ancora la ex compagna ha confermato di aver fatto seguire Signorini da un investigatore privato e di aver raccolto elementi importanti sul suo comportamento.
Elementi che sono stati raccontatati ai pubblici ministeri ma che sono stati ovviamente secretati per motivi d'indagine. «Io di lui - spiegava la funzionaria - sapevo cose. Lui, fino a quando si fidava di me, mi raccontava tutto di Spinelli. Veniva da me a casa e mi spiegava tutto. Di lui so una marea di fatti.
Poi quando ci siamo lasciati aveva paura che andassi a riferire agli altri quello che sapevo... mi ha anche fatto mettere il telefono sotto controllo. Poi ha smesso quando ha saputo che gli avevo messo dietro uno che lo seguiva».