CAIRO AMARO – IL GIP DI MILANO HA ARCHIVIATO L’INCHIESTA PER USURA NELLA VENDITA DI RCS A BLACKSTONE DELLA SEDE DEL “CORRIERE DELLA SERA” IN VIA SOLFERINO – LA CONCLUSIONE DEGLI INQUIRENTI È CHE NELL’OPERAZIONE NON C’È STATO ALCUN “VANTAGGIO USURARIO”. SI TRATTA DI UN’INDAGINE PARALLELA AL CONTENZIOSO APERTO TRA RCS E BLACKSTONE, CHE HA GIÀ DATO RAGIONE AL FONDO AMERICANO (CHE HA CHIESTO I DANNI A URBANETTO)
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Non ci fu usura nella vendita da parte di Rcs a Blackstone dell'immobilie di Via Solferino, sede del Corriere della Sera. Lo ha disposto il gip di Milano Alessandra Di Fazio, accogliendo la richiesta della Procura, e archiviando dell'inchiesta per usura, aperta nell'estate del 2019 e a carico di ignoti, sulla cessione nel 2013 dell'immobille al gruppo americano per 120 milioni di euro e riaffittata alla stessa Rcs a un canone di 10,4 milioni circa l'anno.
A fine aprile scorso, il procuratore aggiunto Laura Pedio e il pm Andrea Fraioli avevano chiesto l'archiviazione perché, anche "ammettendo che Rcs fosse in difficoltà economica o finanziaria" e che i "principali parametri della vendita/locazione siano superiori a quelli di mercato (aspetti non accertati e che costituiscono oggetto del giudizio arbitrale)", le "considerazioni basate sulle concrete modalità del fatto inducono a ritenere per lo meno dubbio che dall'operazione siano derivati vantaggi sproporzionati e, quindi, che in concreto vi sia usura".
L'inchiesta, partita dall'esposto di un socio, possessore di un piccolo pacchetto azionario, e condotta dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano, ha voluto chiarire se le operazioni di cessione fossero state condizionate a vantaggio dell'acquirente - il fondo americano Blackstone rappresentato dall'avvocato Giuseppe Iannaccone - dallo stato di difficoltà economica che Rcs attraversava.
E la conclusione da parte degli inquirenti è stata che non c'è stato alcun 'vantaggio usurario' nell'operazione. Impostazione condivisa dal giudice che ha disposto l'archiviazione dell'indagine.
Lo scontro Rcs- Blackstone
L'indagine della magstratura italiana viaggiava su un binario separato del contenzioso che si aperto invece tra Rcs e Blackstone, con l'azienda ora guidata da Urbano Cairo che ha aperto una disputa ritenenendo troppo bassa la cifra sborsata da Blackstone.
Disputa che si è conclusa lo scorso maggio con la chiusura a favore di Blackstone del Lodo arbitrale, facendo contestualmente cadere qualsiasi pretesa di risarcimento a favore di Rcs. A sua volta però è ora Blackstone che ha avviato una causa presso la corte di New York chiedendo i danni a Urbano Cairo e Rcs in relazione alla mancata rivendita dell'immobile proprio a causa del primo contenzioso avviato da Rcs.